AgenPress. Secondo Arera, nel primo trimestre 2022 sul primo trimestre 2021 si è registrato un aumento del 131% per il cliente domestico tipo di energia elettrica (da 20,06 a 46,03 centesimi di euro/kWh, tasse incluse) e del 94% per quello del gas naturale (da 70,66 a 137,32 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse).
“Una conferma dei dati che avevamo già diffuso il 9 febbraio, in occasione della precedente audizione di Arera” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Insomma, se la luce è salita del 55% e il gas del +41,8% rispetto al quarto trimestre 2021, rispetto allo scorso anno sono più che raddoppiate per la luce, 2,3 volte e quasi raddoppiate per il gas, 1,94 volte” prosegue Vignola.
“Per questo urge un intervento del Governo che sia retroattivo e che, come per le imprese, riveda i prezzi a partire dal 1° gennaio 2022. Le famiglie devono essere la priorità del Governo, poi le imprese. Quanto ai Comuni hanno le risorse finanziarie per gestire i rialzi, senza considerare che molte aziende che stanno incassando extra profitti sono partecipate degli enti locali” conclude Vignola.