Evi (Europa Verde): Accanto all’Ucraina per difendere l’idea di libertà roccaforte dell’Ue

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AgenPress. “Il Parlamento europeo, oggi riunito in una plenaria straordinaria, condanna la guerra di aggressione russa e chiede dure sanzioni attraverso una risoluzione congiunta con la quale chiediamo l’esclusione della Russia e della Bielorussia dal sistema SWIFT, la sospensione dell’accesso delle banche russe al sistema finanziario europeo, la riduzione della dipendenza degli Stati membri dell’UE dal gas e dal petrolio russo, la fine della cooperazione nel campo della tecnologia nucleare, l’ammissione incondizionata dei rifugiati nell’UE, l’applicazione coerente delle norme antiriciclaggio contro l’élite russa e il congelamento dei loro beni” – dichiara l’eurodeputata Eleonora Evi, co-portavoce di Europa Verde, che aggiunge:

“Noi di Europa Verde siamo fermamente dalla parte dell’Ucraina e chiediamo a gran voce di cessare il fuoco immediatamente, senza ulteriori indugi. Il nostro pensiero va a tutti coloro che hanno perso i loro cari e gli amici, e a chi fugge da una guerra che è una chiara e inaccettabile violazione del diritto internazionale, un attacco ingiustificato alla nostra architettura europea, basata sui principi di pace e giustizia.

L’UE deve rispondere al guerrafondaio russo in modo fermo e deciso, isolandone il regime, congelando i beni dell’élite di Putin e sospendendo i loro visti. Chiediamo agli Stati membri di rilasciare visti umanitari a tutti i rifugiati che fuggono dalla guerra in Ucraina, così come agli attivisti russi e bielorussi duramente repressi per aver avuto il coraggio di levare alta la propria voce contro questo terribile attacco. Non possiamo permettere ad un despota di usare il nostro approvvigionamento energetico come arma strategica, perché la politica energetica deve essere una politica di sicurezza. Per questo dobbiamo porre fine alla nostra dipendenza dalla Russia e dai combustibili fossili il più presto possibile e investire in una massiccia espansione delle energie rinnovabili, intese come energie di pace e democrazia. Ora più che mai – conclude Evi – è necessario adottare un piano energetico basato su nuovo modello che ponga fine ad ogni guerra e promuova la pace tracciando la road-map per affrancarsi definitivamente dalla dipendenza dal gas e dalle fonti fossili. Lo dobbiamo al popolo ucraino e all’idea stessa di libertà, roccaforte dell’Unione europea. Lo dobbiamo alle commosse parole del presidente Zelenskyy che oggi al Parlamento europeo ha chiesto supporto e solidarietà, perché la luce emerga dalle tenebre di queste ore buie”.

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