AgenPress – “Nelle prossime liste elettorali offrirà diritto di tribuna in Parlamento ai leader dei diversi partiti e movimenti politici del centrosinistra che entreranno a far parte dell’alleanza elettorale”. A cominciare dall’ex capo politico del M5S, Luigi Di Maio.
Come riporta Repubblica, “nel testo dell’intesa elettorale appena siglata, c’è scritto che nei collegi uninominali non saranno candidati politici considerati divisivi. Quindi “i leader delle forze politiche che costituiranno l’alleanza, gli ex parlamentari del M5S (usciti nell’ultima legislatura), gli ex parlamentari di Forza Italia (usciti nell’ultima legislatura)”.
Per Di Maio sarebbe stato game over. Il partito appena lanciato, con appena 50 giorni di campagna elettorale, difficilmente riuscirà a raggiungere il 3%, soglia minima per ottenere seggi nel prossimo Parlamento. L’unica via era puntare tutto su qualche collegio uninominale, per Di Maio e forse per un paio di fedelissimi. Ipotesi archiviata dal patto Letta-Calenda”.
Impegno civico, il neo partito di Di Maio è stimato al momento tra l’1 e il 2% e lontano dalla soglia di sbarramento del 3%. Il leader e ministro degli Esteri si trova al bivio: salvare se stesso e al massimo un altro esponente di Ic (Spadafora?) correndo sotto il simbolo del Pd, oppure provare il disperato assalto al 3% alla guida della lista appena costituita.
Per salvarsi potrebbe trovarsi potrebbe candidarsi in un posto blindato sotto la bandiera del Pd e allo stesso tempo fare campagna elettorale per una lista, Impegno civico, che mette in bella evidenza il suo nome.
Solo tre anni fa diceva: “Io col partito di Bibbiano non voglio averci nulla a che fare. Con il partito che in Emilia Romagna toglieva alle famiglie i bambini con l’elettrochoc per venderseli, io non voglio avere nulla a che fare“.
Ipotesi che ha suscitato l’ironia di Matteo Renzi. “Letta ha proposto il diritto di tribuna. Che significa? Un posto garantito come capolista del PD a tutti i leader dei partiti in coalizione. Così entrano in Parlamento. Pare che al momento abbia accettato di prendere questo posto e correre con il simbolo del PD, Luigi Di Maio. Amici miei, ma la dignità dov’è?”.