AgenPress – Con la Messa officiata dall’arcivescovo di Genova Marco Tasca in ricordo delle vittime e per i loro familiari sono cominciate le cerimonie per la commemorazione del crollo del ponte Moranti. Il viadotto sul torrente Polcevera crollo alle 11:36 del 14 agosto 2018 causando 43 vittime, 11 feriti e 566 sfollati.
“La ferita è sempre aperta ma quattro anni dopo quello che ci fa più male è la cessione della concessione”, dice Egle Possetti, presidente del comitato Ricordo vittime ponte.
“È inaccettabile quello che è successo, inaccettabile che questa concessione, già scritta come nessuno di noi l’avrebbe scritta neanche per comprare una bicicletta, non sia stata stracciata ma addirittura remunerata agli azionisti, una cosa che umanamente non potremo mai accettare, tutti dovrebbero sapere cosa è successo e a raccontarlo rimangono sbalorditi”.
“Proveremo a costituirci parte civile al processo come comitato, in ogni caso la mia famiglia è parte civile e quindi in qualche modo ci siamo, in rappresentanza anche delle altre famiglie”, ha aggiunto.
“Ma speriamo comunque di riuscire a essere presenti come Comitato, la nostra non è un’associazione che si costituisce parte civile per incassare dei soldi – sottolinea – si costituisce parte civile per vigilare sul processo, per essere parte attiva nel processo, è impossibile che non si capisca che il comitato non poteva nascere prima rispetto alla tragedia, speriamo che i giudici possano capirlo, che accolgano la nostra richiesta e che questo possa fare giurisprudenza”.