AgenPress – “Non è un attentato se la stessa Carta prevede che possa essere modificata. Quella tedesca, che ha la stessa età di quella italiana, ha subito tre volte più modifiche di quella italiana”.
Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera Sabino Cassese, giudice emerito della Corte costituzionale.
“Non si corrono rischi che vengano stravolti i motivi ispiratori della Carta perché la Corte costituzionale da molti anni ha stabilito “che i principi fondamentali, quelli scritti nei primi articoli, sono immodificabili”. Venendo al presidenzialismo, quando ” si introdusse la riforma presidenziale per comuni e regioni, si disse che si voleva sperimentare il presidenzialismo per poi trasferirlo anche a livello nazionale. La sperimentazione ha dato risultati complessivamente positivi; perché non tenerne conto?”.
“Il sistema politico costituzionale italiano ha avuto sempre la saggezza di non mandare al governo da sole le forze che stanno agli estremi dello spettro politico. Ma come non riconoscere il grande balzo in avanti fatto da Fratelli d’Italia, che è diventata sei volte più grande di quanto era quattro anni e mezzo fa? Anche questa è la democrazia, il riconoscimento di un moto accrescitivo, specialmente se così vistoso”.
Chi pensa “che la nostra democrazia possa non reggere all’alternanza che queste recenti elezioni hanno aperto, dà implicitamente un giudizio negativo sulle scelte dei ‘padri fondatori’. Essi hanno visto lontano, hanno disegnato strutture istituzionali e forze sociali capaci di reggere, per un lungo periodo di tempo, un ordine che garantisca le libertà fondamentali e la partecipazione democratica dei cittadini”.