AgenPress – È il giorno in cui si promuove – un po’ più che nel resto dell’anno – la scelta vegan. E la promozione dimostra di avere conseguito i suoi effetti: in 28 anni l’aggettivo vegano è passato dall’essere un inglesismo sconosciuto a contraddistinguere, corredato da simboli diversi, menu o confezioni di alimenti reperibili da tutti e consumati da molti.
Il sensibile spostamento verso le alternative 100% vegetali aumenta grazie all’informazione continua sugli aspetti etici relativi alle condizioni degli animali e all’impatto ambientale e sanitario degli allevamenti (per approfondire, approfondisci la nostra campagna #CarissimaCarne).
Una recentissima indagine, effettuata in Germania, Francia, Italia e Spagna su consumo di carne e atteggiamento nei confronti delle proteine “sostenibili”, offre un interessante spaccato delle tendenze. I risultati, analizzati da GFI Europa, vedono il 75% degli italiani concordare sulla necessità di ridurre il consumo di carne, rispetto al 60% dei francesi, il 67% dei tedeschi, e il 64% degli spagnoli. Il 57% dei tedeschi, il 33% dei francesi, il 55% degli italiani e il 65% degli spagnoli (in particolare i più giovani) sono pronti ad acquistare la carne coltivata quando sarà disponibile in Europa. Il 72% dei giovani italiani (18-24 anni) ha risposto affermativamente a questa domanda.
Si tratta di trend significativi che rispecchiano le opinioni dei cittadini, i governi devono ascoltarle e tenerne conto investendo nella transizione alimentare, nella ricerca e nelle infrastrutture necessarie,
e nella possibilità per tutti di diminuire il consumo di carne e optare per gli alimenti vegan, anche nella ristorazione pubblica, come chiediamo con la #SfidaGreen ai Sindaci.
Il World Vegan Day è la ricorrenza in cui spieghiamo le ragioni di questa scelta di vita: inutile specificarlo, la ragione sono gli animali. La strategia alimentare che ne salva il più possibile è e sarà sempre vincente, per loro e per il futuro di tutti.