AgenPress. L’esperto vaticanista è intervenuto su Cusano Italia tv a “Prisma” condotta da Andrea Mollas e Cinzia Santangeli ha parlato del caso recentemente riaperto della 15enne scomparsa nel 1983.
Sulla possibilità di un collegamento tra la morte di Benedetto XVI e la riapertura del caso Orlandi:
“Secondo me non ci sono collegamenti tra i due, Papa Ratzinger non è mai intervenuto su questo caso. Io credo al papà di Emanuela che disse che la moglie chiese al Papa Benedetto XVI di fare una preghiera alla figlia e il Santo Padre rispose negativamente. Invece il suo predecessore, Giovanni Paolo II, si è espresso diverse volte su Emanuela Orlandi durante il suo Papato”
Cosa ne pensa il vaticanista:
“La mia opinione, difficile da realizzarsi, deve tenere presenti almeno tre tipi di mandanti: dai servizi segreti internazionali fino ai criminali della banda della Magliana. Tre tipi che tengono insieme un magma di mistero e che potrebbero essere anche uniti. C’è molto probabilmente un dossier vaticano, questo è sicuro, e ci sono anche due Monsignori vicini a Papa Francesco che mandano dei messaggi a Pietro Orlandi e questo è un dato di fatto e bisogna sentire il Signor Orlandi, ma più di questo non si può dire altro.”
Sul libro di Padre Georg:
“Lui, come Papa Ratzinger sapeva della Orlandi ma nel suo libro si intuisce che lui conosceva poco questo caso.”