G7. Sostegno all’Ucraina per tutto il tempo necessario. “La Cina inviti la Russia a ritirare le truppe”

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AgenPress – I leader del G7 hanno concordato di “sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario di fronte alla guerra di aggressione illegale della Russia”. E’ quanto si legge in una dichiarazione congiunta.

“Ci impegniamo a intensificare il nostro sostegno diplomatico, finanziario, umanitario e militare all’Ucraina, ad aumentare i costi per la Russia e coloro che sostengono i suoi sforzi bellici”, ha affermato il gruppo, affermando “un sostegno incrollabile all’Ucraina per tutto il tempo necessario per portare una pace completa, giusta e duratura”.

I leader hanno anche invitato la Cina a fare pressione sulla Russia affinché “ritiri immediatamente, completamente e incondizionatamente le sue truppe dall’Ucraina” e fermi la sua aggressione militare.

“Incoraggiamo la Cina a sostenere una pace globale, giusta e duratura basata sull’integrità territoriale e sui principi e gli scopi della Carta delle Nazioni Unite, anche attraverso il suo dialogo diretto con l’Ucraina”, si legge nel comunicato.

La Cina ha cercato di presentarsi come un pacificatore nel conflitto, ma deve ancora invitare la Russia a ritirare le sue truppe dal territorio ucraino.

Mentre i leader occidentali speravano che il leader cinese Xi Jinping potesse usare il suo stretto rapporto con Putin per porre fine alla guerra, gli analisti affermano che il risultato è improbabile in questa fase, dati gli interessi di Pechino nel mantenere le sue relazioni con la Russia.

I leader  hanno deciso, inoltre,  un piano per contrastare rischi come “l’armamento dell’energia” da parte della Russia.

“Lavoreremo insieme per garantire che i tentativi di armare le dipendenze economiche costringendo i membri del G7 e i nostri partner, comprese le piccole economie, a conformarsi e conformarsi falliscano e affrontino le conseguenze”, afferma la dichiarazione.

“Traendo insegnamenti dai recenti incidenti di utilizzo come arma dell’energia e di altre dipendenze economiche, siamo fermamente contrari a tale comportamento”.

La Russia è stata a lungo accusata di “armare” l’energia, manipolando i prezzi e l’offerta come mezzo per ottenere influenza politica.

L’Europa in particolare ha cercato di svezzarsi dall’energia russa dall’inizio della guerra in Ucraina.

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