AgenPress. Giacomo Costantini, assessore del comune di Ravenna con deleghe a turismo, sport, agricoltura e agroalimentare, aree naturali, è intervenuto nel corso della trasmissione “Prisma”, condotta da Andrea Mollas e Cinzia Santangeli, su Cusano Italia Tv.
Riguardo alla situazione in Emilia Romagna dopo l’alluvione.
“La situazione è in netto miglioramento, siamo riusciti ad intervenire in diverse zone dove l’acqua si è accumulata. Ancora non abbiamo completato questa operazione ma siamo fiduciosi di riuscirlo a fare in poche ore. Ravenna comune è il secondo comune più grande d’Italia. Gli sfollati sono un numero statistico che nonostante le allerte non hanno lasciato casa”
Sono stati stanziati oltre 2 milioni, è la risposta che aspettavate?
“E’ stata una risposta rapida, è una variabile da non sottovalutare. I danni che stanno stimando le associazioni imprenditoriali sembrano essere molto ingenti. Abbiamo una doppia faccia di Ravenna: quella degli sfollati e quella dell’economia turistica”
Quando si spengono i riflettori cosa succede?
“Noi abbiamo da tempo cominciato a programmare importanti investimenti. Lo scopo è quello di affiancare e poi abbiamo avuto degli eventi teorici chiamati pompe d’acqua che hanno interessato prima gli appennini e poi la parte torinese. Ci troviamo di fronte ad eventi che sono chiaro effetto del cambiamento climatico. Si sono spaccati gli argini dei fiumi. Gran parte delle risorse vanno affrontate lì”.
Pensa che si è costruito troppo?
“Penso che si è costruito secondo normative e in gran parte licenziate delle emergenze. Gli ultimi piani urbanistici negli ultimi vent’anni. Abbiamo un’eredità che arriva da molto lontano. Il piano urbanistico generale. Noi ereditiamo una programmazione urbanistica che viene dal non aver affrontato in maniera netta”.