L’attentato terroristico in Uganda ha causato 41 morti, numerosi feriti e un numero imprecisato di studenti rapiti

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AgenPress. Un attacco “codardo”, i responsabili “saranno consegnati alla giustizia”. Il presidente ugandese Yoweri Kaguta Museveni ha parlato così dell’attentato terroristico che ha causato 41 morti, numerosi feriti e un numero imprecisato di studenti rapiti a Mpondwe, città dell’Uganda vicina al confine con la Repubblica Democratica del Congo.

Ad essere assaltata venerdì 16 giugno è stata una scuola, il cui dormitorio è stato dato alle fiamme.

La polizia locale ha attribuito l’attacco alle Forze democratiche alleate (Adf), un gruppo terrorista islamista nato alla fine dello scorso secolo nella Repubblica Democratica del Congo, che conta centinaia di miliziani attivi anche in Uganda. Negli ultimi anni il gruppo ha compiuto diversi attacchi contro civili soprattutto nel Congo orientale, uccidendo centinaia di persone.

Era da molti anni che non attaccava una scuola in Uganda, dove un drammatico precedente si verificò nel 1998, quando 80 studenti vennero uccisi con un incendio appiccato nel dormitorio in cui si trovavano.

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