Lo sport come mezzo nel percorso delle buone azioni

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Tagliente: “La pratica sportiva può essere anche una delle vie d’uscita dalla noia, dall’abbandono scolastico e dal degrado etico e morale che rischiano di mettere in crisi il futuro dei nostri figli.  Famiglia, scuola, buoni educatori e sport, rappresentano una buona via d’uscita”


AgenPress. Lo sport è sicuramente uno dei mezzi per tentare di gestire la noia, l’abbandono scolastico e anche per ridurre il processo di emulazione di influencer senza filtri sui social e cattivi educatori che, con un linguaggio e atteggiamenti violenti, stanno causando una vera e propria emergenza sociale minorile. Bullismo e bande giovanili sono ormai una realtà con la quale famiglie, scuole e istituzioni si trovano ad affrontare su tutto il territorio nazionale.

Questo in sintesi il messaggio del prefetto Francesco Tagliente, intervenuto nella veste di Presidente della Sezione di Roma dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia, al dibattito su” Lo sport come mezzo nel percorso delle buone azioni” organizzato nella Sala del Carroccio in Campidoglio, dal Cavaliere Gianluca Guerrisi presidente dell’Associazione ARGOS Forze di Polizia insieme con il Vice Presidente Vicario del Sodalizio, Ufficiale Fausto Zilli, in occasione della sottoscrizione dei protocolli d’intesa con Associazioni, Enti e Cooperative Sociali e la presentazione della nuova maglia di gioco degli Ambasciatori di Pace della Nazionale “Argos Soccer Team Forze di Polizia”

“Sono convinto  – ha detto il prefetto Tagliente – che lo sport oltre ad essere un diritto fondamentale, grazie alla sua grande popolarità di vasta portata, è in una posizione ideale per contribuire anche alla prevenzione della violenza giovanile, rafforzando i legami sociali, il rispetto, la solidarietà.

Lo sport può incidere in modo determinante sul malessere di tanti ragazzi che cadono nella rete della peggiore emulazione dei cattivi educatori. Insieme alla famiglia e alla scuola, costituisce l’asse dei tre principali ambiti di formazione dei ragazzi, affinché da adulti diventino cittadini consapevoli. L’impegno sportivo, con le sue buone prassi educative, rafforza l’equilibrio del giovane e trasmette al contempo i sani valori positivi di condivisione e di rispetto.

E’ innegabile come lo sport favorisca la crescita della personalità e prevenga il disagio psicologico alle origini dell’abbandono scolastico precoce e del malessere insito nei comportamenti dei minori protagonisti di atti di bullismo, violenza, aggressioni, risse e rapine, fino ai fenomeni delle gang giovanili.”

“Praticare una disciplina sportiva – ha proseguito Tagliente – è anche un’occasione per sentirsi protagonisti del contesto sociale in cui si vive e accresce l’autostima. D’altronde, l’antica espressione latina mens sana in corpore sano sta proprio a richiamare la stretta relazione tra benessere mentale e fisico. E anche per questo è importante il riconoscimento a livello costituzionale del valore educativo dell’attività sportiva.”

Sono intervenuti tra gli altri Ezio Luzzi pioniere del giornalismo radiofonico italiano del dopoguerra; Guido D’Ubaldo presidente dell’Ordine del Lazio dei giornalisti; Roberto Natale Direttore Rai per la Sostenibilità – ESG; Riccardo Viola Presidente del CONI Lazio; Corrado Oddi Attore, regista e dirigente  corsi di dizione e fonetica; Don Stefano Cascio.

 

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