AgenPress – “È stato un vertice molto produttivo. Siamo soddisfatti. Ci ha permesso di risolvere vari problemi. Ha formulato una piattaforma universale preliminare per uscire dalla guerra”.
Così in una intervista a ‘La Repubblica’, il primo consigliere del presidente ucraino, Mikhailo Podolyak, reduce dal summit di Gedda.
“I contorni sono delineati in modo abbastanza consensuale. Senza eccezioni, tutti i partecipanti aderiscono alla posizione secondo cui il futuro accordo di pace deve basarsi sull’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina. Ed è stata definita la composizione dei partecipanti, tra cui molti paesi del Global South e, soprattutto, Brasile, Cina, India, oltre a influenti rappresentanti del continente africano. Ci sono cambiamenti fondamentali nell’agenda politica globale. I Paesi cercano soluzioni. Stanno parlando. Discutono. Valutano realisticamente i processi, la natura della guerra, la qualità degli argomenti delle parti”, ha aggiunto, Qjato all’assenza di Mosca al summit ha spiegato: “Ha una posizione esclusivamente distruttiva e non è pronta per il ritorno alle norme del diritto internazionale. È importante che i lavori abbiano coinvolto invece Paesi che solo ieri dubitavano della natura di genocidio di questa guerra e credevano fosse possibile negoziare con Mosca attraverso concessioni”.