AgenPress. “Il caso del libro del Gen. Vannacci è sintomatico di un ampio clima di tensione e confusione. Se è innegabilmente vero che il Generale abbia espresso idee proprie con eccessiva veemenza (trovo ingiustificabile il proclamato diritto all’odio) è innegabile che non debba essere perseguito per legittime opinioni personali.
Il Generale non ha affrontato temi tecnici ma ha esternato le sue valutazioni su temi etici. Punirlo per aver espresso delle idee giuste o errate che siano è come creare un reato di opinione.
Ciascuno anche se militare o Generale è libero di scrivere quello che pensa. Tra l’altro affermare come egli ha fatto che uomo e donna sono diversi fa parte della normalità. Non condivido la sanzione comminata figlia del politicamente corretto. Dal canto suo il Generale rettifichi il diritto “all’odio“ di cui parla nel libro “.
Lo dice in una nota il Presidente di Unione Cristiana Sen. Domenico Scilipoti Isgrò.