Prigozhin. Politologo Kirill Rogov: è un omicidio mafioso, bomba a bordo. Putin fa ricorso a metodi criminali

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AgenPress – “Tutti gli indizi  sembrano accreditare una bomba a bordo. Ma temo che non sapremo mai che cosa è realmente avvenuto. La sceneggiatura di un omicidio del genere è scritta proprio in modo che restino delle zone d’ombra. In questo modo chi di dovere sospetta a ragione che è stata sicuramente opera di Putin, ma, allo stesso tempo, da un punto di vista formale, il Cremlino può prendere le distanze dai sospetti. Gli omicidi commissionati da Putin sembrano essere così frequenti, ma allo stesso tempo sono sempre così oscuri che ognuno può pensare quel che gli pare. Che sia stato Putin o meno”.

Lo dice su Repubblica il politologo russo indipendente Kirill Rogov.   “Putin era certo sin dall’inizio che sarebbe riuscito a gestire le conseguenze del fallito ammutinamento. È l’ennesima dimostrazione che non ci sono ostacoli che il suo spietato sistema non riesca a superare”.

“È un omicidio mafioso. Il fatto è che tutto quello che ruotava attorno a Prigozhin era palesemente al di sopra della legge. Ma a Putin questo suo snobbare ogni regola in fin dei conti piaceva. Del resto lo stesso Putin, come Prigozhin, fa ricorso a metodi criminali. Metodi mafiosi. Metodi dove tutto sembra legale e illegale contemporaneamente. E proprio, come in un copione mafioso, Prigozhin era stato attirato a Mosca con un invito a incontrare alcuni funzionari”.

Riguardo la guerra in Ucraina “continuerà senza sosta. Putin non cambierà i suoi piani. I cosiddetti ‘patrioti arrabbiati’, del resto, non hanno mai avuto un reale seguito politico. La loro voce era amplificata dalle potenti risorse mediatiche di Prigozhin”.

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