AgenPress – L’impostazione di bilancio sarà “all’insegna della serietà e del buon senso”, fanno sapere fonti dell’esecutivo che prevede “l’avvio dell’applicazione della delega fiscale per proseguire nella politica di riduzione delle tasse”.
Per quanto riguarda gli obiettivi di indebitamento che il governo stima nella Nadef, si parla di un deficit che sale al 5,3% nel 2023 per la contabilizzazione del Superbonus e che sarà fissato nel quadro programmatico al 4,3% nel 2024. Secondo quanto si apprende, i bonus edilizi avranno un impatto negativo sui conti pubblici e, in assenza di questi, il debito sarebbe sceso di un punto percentuale all’anno. I bonus edilizi comportano un sostanziale incremento del fabbisogno pubblico nel corso dell’intera legislatura, riducendo gli spazi di manovra per finanziare interventi a favore dell’economia reale e delle famiglie.
Sul tavolo del Cdm anche la questione migranti. Dopo quello Cutro di marzo e quello della scorsa settimana, quello di oggi è il terzo provvedimento sul tema del governo Meloni. Nei 13 articoli della bozza del dl si prevede, tra le altre cose, l’espulsione dall’Italia per chi dichiara il falso sulla propria età, nel tentativo di scoraggiare gli stranieri che si dicono fintamente minorenni. Ma in generale – è la linea del governo – si tenta di rendere le espulsioni più facili in ogni caso in cui vi siano “gravi motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato”.
Per l’attuazione della misura è autorizzata la spesa complessiva di 2,8 milioni. Proprio del tema migranti hanno discusso ieri a Palazzo Chigi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron. Secondo una fonte dell’Eliseo, i due “hanno proseguito i loro scambi di vedute sulla necessità di trovare una soluzione europea alla questione migratoria. Hanno parlato anche delle priorità economiche dell’Ue”.
Fra i punti, una stretta sulle espulsioni: nello specifico, i titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo potranno essere espulsi “per gravi motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato” dal ministro dell’Interno, che dovrà darne preventiva notizia al presidente del Consiglio e al ministro degli Esteri. Inoltre, “quando ricorrono gravi motivi di pubblica sicurezza l’espulsione è disposta dal prefetto”.
Nel caso di momentanea indisponibilità di strutture ricettive per migranti minorenni il prefetto “può disporre la provvisoria accoglienza del minore di età non inferiore a sedici anni” in una sezione dedicata nei centri ordinari, “per un periodo comunque non superiore a novanta giorni”.
Quando lo straniero è condannato per il reato di falsa attestazione della sua etàla pena può essere sostituita dall’espulsione dal territorio nazionale.
Per gestire problemi disovraffollamento negli hotspot, il Ministero dell’Interno è autorizzato ad avvalersi del concorso delle attività logistiche della Guardia costiera. Dal 2024 al 2028 è autorizzato il reclutamento nel Corpo, per ciascun anno, di 100 volontari.
Nel caso di momentanea indisponibilità di strutture ricettive per migranti minorenni il prefetto “può disporre la provvisoria accoglienza del minore di età non inferiore a sedici anni” in una sezione dedicata nei centri ordinari, “per un periodo comunque non superiore a novanta giorni”
Per rafforzare i dispositivi di controllo e sicurezza nelle principali stazioni ferroviarie italiane il contingente di personale delle Forze armate dell’operazione Strade sicure è incrementato dall’1 ottobre al 31 dicembre 2023 di ulteriori 400 unità.
Nella bozza si legge anche l’intenzione a potenziare i vigili del fuoco: è autorizzata la spesa di 3,7 milioni per il 2023 e di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2030 per corrispondere “alle contingenti e straordinarie esigenze connesse all’espletamento dei compiti istituzionali della Polizia di Stato, anche alla luce dei maggiori impegni connessi all’eccezionale afflusso migratorio”. I fondi andranno anche a favore del Ministero dell’Interno.
Viene istituito un fondo in cui confluiscono gli eventuali risparmi di spesa che, a qualsiasi titolo, derivano dalle mancate o ritardate assunzioni del personale delle Forze di polizia autorizzate per l’anno 2023. Il tutto “Al fine di garantire le esigenze di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, anche alla luce dei maggiori impegni connessi all’eccezionale afflusso migratorio, per la remunerazione delle prestazioni di lavoro straordinario svolte dal personale delle Forze di polizia”