Nadef. Giorgetti, confermeremo cuneo, natalità e risorse per P.a. Spending review, 2 mld nel 2024

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AgenPress –  “Ho due testimoni al tavolo, l’ho detto in Consiglio dei ministri: il lavoro che non hanno fatto i singoli ministri lo farà il ministro dell’Economia in loro vece e addirittura intensificherà i tagli della spending review”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri che ha varato la Nadef, spiegando che si punta a “2 miliardi nel 2024 di taglio spese, compreso quanto già previsto”, ossia 300 milioni.

“La delega fiscale comincerà partendo dai redditi più bassi e dallo scaglione più basso”, ha aggiunto  rispondendo ad una domanda sull’Irpef e l’avvio del taglio delle tasse.

La tassa sugli extraprofitti nella sua versione finale “è una grande operazione di politica industriale bancaria al termine della quale le banche saranno le più solide d’Europa”.

“L’anno prossimo abbiamo posto l’asticella al 4,3” del deficit, “questo dovrebbe permetterci di confermare quelli che riteniamo interventi indispensabili a beneficio dei redditi medio bassi della popolazione, in particolare il taglio del cuneo fiscale contributivo già deciso l’anno scorso e misure premiali per quanto riguarda la natalità, oltre a stanziamenti significativi per il rinnovo dei contratto di pubblico impiego che come è noto è in ritardo in molti settori, a cominciare dalla sanità”.

“Il motivo del fatto per cui il debito non diminuisce come auspicato è perché il conto da pagare dei bonus edilizi, in particolare il Superbonus, sono i famosi 80 miliardi, ahimè in aumento, in 4 comode rate. In assenza di questo effetto il debito sarebbe più basso di un punto percentuale ogni anno”.

“Riteniamo di aver fatto le cose giuste”, e di essere nella cornice delle regole europee. “Non rispettiamo il 3%” del deficit “ma la situazione complessiva non induce a ritenere di fare politiche pro cicliche che alimentano la recessione e quindi l’asticella si sposta a un livello di ragionevolezza”.

“La questione abitativa, a prescindere dall’andamento dei tassi, è, comunque, un ambito di intervento prioritario del governo. Infatti, il governo è intervenuto prorogando più volte le misure di agevolazione per l’acquisto della prima casa in favore di giovani coppie, di giovani fino a 36 anni, di nuclei familiari monogenitoriali con figli minori nonché dei conduttori di alloggi Iacp. Posso anticipare che, con un decreto-legge che sarà sottoposto oggi al Consiglio dei ministri, tale misura sarà ulteriormente prorogata sino al 31 dicembre prossimo”, aveva detto rispondendo in question time alla Camera ad un’interrogazione sulle iniziative per contrastare gli effetti del rialzo dei tassi di interesse sul mercato immobiliare e sui prezzi delle materie prime.

“Il governo continua a monitorare con attenzione sia le decisioni prese dalle istituzioni europee sul tasso di interesse sia l’andamento dei prezzi, al fine di adottare eventuali interventi di sostegno per le famiglie più svantaggiate e per garantire la competitività delle imprese”.

“Ma torno a ricordare – ha puntualizzato – come già fatto in quest’Aula, che le condizioni eccezionalmente favorevoli degli anni scorsi, garantendo bassi tassi di interesse sui mutui, si riflettono ancora sul tasso d’interesse medio sulle consistenze dei mutui alle famiglie”.

Giorgetti ha parlato anche del Ponte sullo Stretto.  “Nel 2024 ci sarà un primo stanziamento connesso all’effettivo allestimento del cantiere”.

“Il fondo opere infrastrutturali finanzierà come altre infrastrutture anche il Ponte sullo Stretto. Il profilo temporale e l’impegno economico dipendono da quello del progetto e i relativi stati di avanzamento. Il ministero delle Infrastrutture ha trasmesso la scadenza temporale dell’impegno”.

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