AgenPress – L’uccisione di almeno otto orsi l’anno e la non impugnazione da parte del Governo della cosiddetta legge “ammazza-orsi” e “ammazza-lupi”. Queste le sconvolgenti, ma non inaspettate, dichiarazioni del presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. “E’ bene che tutti gli italiani sappiano di questa autentica guerra contro i grandi carnivori, portata avanti a colpi di dati approssimativi o addirittura pregiudizi ingiustificati, con condanne a morte pronunciate senza criterio e senza prove. Se davvero il Governo non intende impugnare l’orribile modifica della legge 9 del 2018, passata addirittura in un provvedimento di assestamento di bilancio, si renderebbe responsabile dell’apertura di procedure di infrazione a livello europeo per la violazione della Direttiva Habitat. La legge di Fugatti dell’8 agosto scorso, infatti, è assurda e ingiustificata e prevede addirittura la possibilità di uccidere un orso se solo osi avvicinarsi ad una casa disabitata in montagna.
L’Ente Nazionale Protezione Animali aveva già scritto al ministro dell’ambiente e alla premier Giorgia Meloni per chiedere al governo di impugnare davanti alla Corte Costituzionale le norme incostituzionali “ammazza-orsi” e “ammazza-lupi” varate dal presidente della PAT Maurizio Fugatti nell’ambito delle misure per l’assestamento di bilancio, data l’evidente incostituzionalità delle stesse.
“Quello che è in corso nel nostro paese è un arretramento di ogni politica sulla biodiversità, l’utilizzo di un linguaggio improntato ad un vero odio verso i selvatici, della loro riduzione a oggetti, che ha il solo scopo di creare allarmismo nell’opinione. Intanto il parlamento vota un decreto che viola il Regolamento europeo sul piombo, dà mano libera alle regioni sui calendari venatori e impedisce ai Tar di concedere la sospensiva cautelare dei calendari stessi su ricorso delle associazioni animaliste e ambientaliste”.