AgenPress – E’ iniziato alla Camera l’esame del disegno di legge del Governo, già approvato con modifiche dal Senato, che introduce il divieto di produrre e commercializzare carne coltivata per uso alimentare o per i mangimi animali.
“Con questo provvedimento non vietate un prodotto che ancora non c’è in Europa: state cercando di vietare un’idea, e lo fate con lo spirito reazionario di chi vuole fermare l’innovazione, il progresso, tenendo fuori la modernità dall’agricoltura italiana. Inchinati a Coldiretti, vietate la carne coltivata sulla base di definizioni vaghe e ambigue, mettendo a rischio la partecipazione dell’Italia al mercato unico europeo: questo inciderà anche sulla competitività del Paese. Magari vi inventerete anche il reato universale di consumo di carne coltivata”, ha replicato il deputato di +Europa, Benedetto Della Vedova, intervenendo in aula alla Camera in discussione generale sul ddl sulla carne coltivata.
“Vietando la carne coltivata, ci saranno procedure di infrazione da parte dell’Ue – ha proseguito – e vieterete alle aziende italiane di stare su questa frontiera. Eppure i benefici promessi sono tanti, dal punto di vista ambientale, dal punto di vista del benessere animale, di cui a parole ci preoccupiamo tutti chiudendo gli occhi sugli allevamenti intensivi: produrre carne coltivata vorrà dire produrre proteine animali evitando la macellazione e riducendo anche il rischio di malattie. Trovo che sia totalmente irrazionale vietare la carne coltivata, prima che si siano espresse le autorità europee preposte, perché vuol dire fare un danno all’Italia e alla sua competitività. Vi chiedo di ripensarci e di pensare al futuro di questo Paese e non al passato. Volete vietare un’idea perché permeati dalla cultura reazionaria, ma così – ha concluso Della Vedova – fate il danno di questa nazione”.