AgenPress. César Suárez, il magistrato ecuadoregno ucciso ieri 17 gennaio, stava conducendo indagini delicatissime. Il procuratore è stato assassinato con almeno 20 colpi di arma da fuoco mentre era alla guida della sua auto.
Suárez era incaricato di indagare sui mandanti dell’assalto alla sede della televisione TC Televisión, lo scorso 9 gennaio, nel pieno delle rivolte nelle carceri e degli assalti dei gruppi criminali in reazione alla dichiarazione di “conflitto armato interno” da parte del Presidente Daniel Noboa.
Ma il procuratore aveva in precedenza svolto indagini sulla corruzione negli ospedali durante la pandemia ed era stato coinvolto nell’importate indagine “Metástasis” volta a indagare sulle complicità governative nel narcotraffico.
Tra questi vi sono giudici accusati di aver accordato sentenze favorevoli ai leader di organizzazioni criminali, agenti di polizia che avrebbero falsificato prove e consegnato armi nelle carceri, e l’ex direttore dell’autorità penitenziaria, accusato di aver riservato un trattamento speciale a un narcotrafficante.
L’omicidio del magistrato è stato commesso un giorno dopo l’arresto a Panama di Daniel Salcedo, processato in diversi casi di corruzione seguiti dal procuratore Suárez. Nel 2021, Salcedo è stato condannato a 13 anni di carcere per essere responsabile di irregolarità nella vendita di forniture mediche durante la pandemia di Covid-19.
Nel dicembre 2022, però, è stato rilasciato per ordine di un giudice. Salcedo è anche uno degli indagati nell’operazione anticorruzione Metastasis. Uno dei giudici che hanno favorito Salcedo, Emerson Curipallo, è stato arrestato nel dicembre 2023 con l’accusa di aver ricevuto 250.000 dollari dal narcotrafficante Leandro Norero.