AgenPress – I carabinieri di Bologna, coordinati dalla Procura, hanno sottoposto a fermo Giampiero Gualandi, 63 anni, per l’omicidio di Sofia Stefani, 33enne ex collega vigilessa uccisa da un colpo di pistola alla testa al comando di Anzola Emilia (Bologna), sparato dall’arma di ordinanza dell’uomo.
L’uomo in passato ha ricoperto il ruolo di comandante dei vigili di Anzola. In passato Gualandi fu coinvolto in una vicenda giudiziaria: finì in tribunale, ma venne rinviato a giudizio per aver scritto post su Facebook accuse contro l’attuale sindaco di Anzola Giampiero Veronesi.
All’epoca il primo cittadino aveva la delega alla sicurezza, in seno all’Unione di Terre d’Acqua – come riporta Il Resto del Carlino. La vicenda emerse anni dopo, quando Gualandi era al comando del presidio di polizia locale di Crevalcore. La data a cui risalire è una: il 2015.
Nella notte i carabinieri di Bologna, coordinati dalla Procura, lo hanno sottoposto a fermo omicidio volontario. Il provvedimento è stato disposto dal pm Stefano Dambruoso che da ieri sta coordinando le indagini su quanto accaduto al comando della polizia locale.
La decisione vuol dire che la versione del comandante dei vigili non appare credibile. Secondo le testimonianze raccolte dai militari del Reparto Operativo impegnati nelle indagini, infatti, l’uomo prestava mansioni amministrative e non avrebbe avuto bisogno di usare o tantomeno pulire la pistola.
Gualandi ha raccontato la sua versione. La primissima, data da Gualandi e non a verbale, sarebbe stata di un episodio accidentale, un colpo partito per sbaglio. Il 118 è arrivato intorno alle 16, ma per la giovane donna non c’era nulla da fare. È stata colpita alla testa e non ha avuto scampo. L’arma è stata subito sequestrata e il luogo, a due passi dal municipio, transennato e passato al setaccio dai reparti scientifici dei carabinieri.
“È stato un incidente, stavo pulendo la mia pistola ed è partito un colpo. Lei era seduta davanti a me e l’ho colpita al viso. Avevamo una relazione, lei mi era venuta a trovare in ufficio. Mentre chiacchieravamo io pulivo la pistola e all’improvviso è partito il colpo”.
Stefani era fidanzata, Gualandi era sposato. Sofia lavorava da due anni come vigile urbano. Ma non le era stato rinnovato il contratto a Sala Bolognese, comune vicino ad Anzola. Gualandi è sindacalista. E si sarebbe offerto di darle una mano per risolverle il problema. Anche per questo i due si erano dati appuntamento in caserma. L’ex comandante subito dopo il fermo di polizia si è avvalso della facoltà di non rispondere. Gli investigatori dubitano che lui stesse pulendo la pistola con il colpo in canna.