AgenPress. “Ho voluto portare personalmente la mia solidarietà e manifestare concretamente la mia vicinanza agli esponenti del movimento Pro Vita&Famiglia onlus, la cui sede romana è stata vandalizzata per l’ennesima volta da qualche frangia delle solite lobby ‘arcobaleno’ che, nel nome di una libertà di espressione a senso unico, vorrebbero imporre la dittatura delle minoranze e del politicamente corretto, silenziando chiunque non la pensi come loro su temi fondamentali quali la tutela della vita umana sin dal concepimento, la promozione della famiglia naturale formata da un uomo e una donna e il contrasto alle aberrazioni dell’utero in affitto che rendono i bambini una merce e sfruttano senza ritegno le donne più povere”.
Così l’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi che nella giornata odierna, insieme al responsabile del Dipartimento famiglia della Lega Simona Baldassarre, ha incontrato a Roma il portavoce di Pro Vita&Famiglia Jacopo Coghe.
“E’ intollerabile che chi si atteggia costantemente a vittima gridando alla censura e alla presunta limitazione dei propri diritti – aggiunge Ceccardi – si comporti poi da carnefice, tentando a sua volta di minacciare, censurare e limitare il diritto di pensiero e di espressione altrui. Così come è vergognoso che le forze politiche di centrosinistra e sinistra non condannino con fermezza questi attacchi vandalici, a partire dal sindaco di Roma Gualtieri e dalla segretaria del Pd Schlein. Alla faccia del rispetto delle regole democratiche!”.
“Solidarietà agli amici di Pro Vita per l’attacco vandalico subito – dichiara Baldassarre -. Viviamo un’epoca al contrario, in cui chi lotta per la vita e la famiglia è accusato di spargere odio. Basta volgere la mente agli anni ‘70, per ricordare dove ci può condurre l’odio politico. Da liberali, diciamo che tutti hanno il diritto di esprimere la loro opinione e condurre le loro battaglie in sicurezza. E’ chiaro che si tratta di un clima pericoloso, fomentato da quella sinistra dell’odio che non ha remore a simpatizzare con gruppi eversivi e i regimi dittatoriali internazionali”.