Migranti. Meloni: “Storture nei decreti flussi. Sì a modifiche della legge Bossi-Fini”

- Advertisement -
- Advertisement -

AgenPress – Giorgia Meloni ha annunciato l’intenzione di riformare la legge Bossi-Fini, che attualmente regola l’ingresso in Italia dei migranti regolari. Dopo un’informativa in Consiglio dei Ministri, è stato deciso che, nella prima riunione a seguito del G7, il governo passerà dalle parole ai fatti, presentando un nuovo testo di legge.

“Mentre il Governo” sul tema dell’immigrazione illegale, “individuerà le necessarie soluzioni per il futuro, auspico che si faccia piena luce su quanto è avvenuto negli scorsi anni. Con il Gruppo tecnico di lavoro – ha spiegato – noi abbiamo fatto una ricognizione solo sui due decreti flussi varati da noi, ma è ragionevole ritenere che le stesse degenerazioni si trascinassero da anni e mi stupisce che nessuno se ne sia reso conto. Noi modificheremo i tratti operativi che hanno portato a queste storture, e lo faremo nel rispetto del principio che ispirò la legge Bossi Fini che ha regolamentato il fenomeno in questi anni, cioè consentire l’ingresso in Italia solo a chi è titolare di un contratto di lavoro”.

“È evidente che se, come immagino, da una parte l’autorità giudiziaria aprirà una o più indagini in base agli elementi forniti e farà seguire la necessaria opera di accertamento per il passato, dall’altro lato le soluzioni per fermare questo meccanismo in futuro competono al governo”, ha spiegato Meloni. Secondo cui in seguito all’approvazione dei decreti flussi si sarebbero verificate diverse anomalie.

“Con il gruppo tecnico di lavoro noi abbiamo fatto una ricognizione solo sui due decreti flussi varati da noi, ma è ragionevole ritenere che le stesse degenerazioni si trascinassero da anni e mi stupisce che nessuno se ne sia reso conto. Noi modificheremo i tratti operativi che hanno portato a queste storture, e lo faremo nel rispetto del principio che ispirò la legge Bossi-Fini che ha regolamentato il fenomeno in questi anni, cioè consentire l’ingresso in Italia solo a chi è titolare di un contratto di lavoro”.

 

- Advertisement -

Potrebbe Interessarti

- Advertisement -

Ultime Notizie

- Advertisement -