Gaza. Sinwar (Hamas), non firmeremo alcuna proposta. 17 paesi chiedono di trovare un accordo. “Non c’è tempo da perdere”

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AgenPress –  Il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, ha informato i Paesi mediatori che “Hamas non consegnerà le armi né firmerà una proposta che lo richieda”. Lo ha riferito il Wall Stret Journal, ripreso dai media israeliani. Secondo il giornale, Sinwar ha inoltre affermato che accetterà un accordo con gli ostaggi solo se Israele si impegnerà ad un cessate il fuoco permanente.

Funzionari di Hamas sostengono che la proposta avanzata da Israele è “fondamentalmente diversa da quella presentata dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, e non garantisce [nient’altro che] un cessate il fuoco temporaneo”.

17 Paesi chiedono ai leader di Israele e Hamas di fare tutti i compromessi finali necessari per concludere” l’accordo sul cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi, sulla base del piano del presidente Usa Joe Biden. All’appello diffuso dalla Casa Bianca aderiscono Stati Uniti, Spagna, Argentina, Austria, Brasile, Bulgaria, Canada, Colombia, Danimarca, Francia, Germania, Polonia, Portogallo, Romania, Serbia, Thailandia e Gb. Quali “leader di paesi profondamente preoccupati per gli ostaggi, tra cui molti dei nostri cittadini, sosteniamo pienamente il movimento” per la tregua e un accordo sul rilascio degli ostaggi”.

“Non c’è tempo da perdere. Chiediamo ad Hamas di concludere questo accordo, che Israele è pronto a portare avanti, e di avviare il processo di rilascio dei nostri cittadini”, si legge nel comunicato. “Questo accordo porterebbe a un cessate il fuoco immediato e alla riabilitazione di Gaza insieme a garanzie di sicurezza per israeliani e palestinesi e opportunità per una pace più duratura a lungo termine e una soluzione a due Stati. In questo momento decisivo, chiediamo ai leader di Israele e di Hamas di fare tutti i compromessi finali necessari per concludere questo accordo e portare sollievo alle famiglie dei nostri ostaggi, così come a quelle di entrambe le parti di questo terribile conflitto, comprese le popolazioni civili. È tempo che la guerra finisca e questo accordo è il punto di partenza necessario”.

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