AgenPress. Secondo le informazioni ufficiali, l’autoritario capo di stato venezuelano Nicolás Maduro è stato rieletto alle elezioni presidenziali. Secondo il Consiglio Elettorale Nazionale il presidente in carica ha ottenuto il 51,2% dei voti.
Il suo più grande sfidante, l’ex diplomatico González ha ottenuto il 44,2%.
L’opposizione non ha riconosciuto la vittoria elettorale di Maduro e ha dichiarato presidente González.
Diversi sondaggi avevano pronosticato la vittoria del candidato dell’opposizione. Tuttavia, anche prima del voto, gli osservatori presumevano che le elezioni non sarebbero state libere e corrette. Recentemente numerosi membri dell’opposizione sono stati arrestati e ai candidati critici nei confronti del governo non è stato permesso di votare.
A differenza delle elezioni di sei anni fa, questa volta l’opposizione è apparsa unita. Inoltre, vista la catastrofica situazione economica, anche i sostenitori precedentemente fedeli sono rimasti delusi dal governo socialista.
Oltre l’80% della popolazione del paese, un tempo ricco e dotato di grandi riserve di petrolio, vive al di sotto della soglia di povertà. Le interruzioni di corrente si verificano ancora. Gas, medicine e benzina scarseggiano. Più di sette milioni di persone – un quarto della popolazione – hanno lasciato il Venezuela negli ultimi dieci anni a causa della povertà e della violenza.
Maduro recentemente sollevato timori di caos se l’opposizione vincesse. Ha avvertito di un bagno di sangue e di una guerra civile in Venezuela se non fosse stato rieletto. Ha affermato che la sua vittoria elettorale era “l’unica opzione per la pace”. Ha descritto il sistema elettorale venezuelano come “il più affidabile, trasparente e sicuro del mondo”.