AgenPress. Penso alla guerra in Ucraina e all’impegno, ribadito anche in ambito G7 con forza e con nuove risposte a sostegno della Nazione aggredita di difendere quel sistema internazionale basato sulle regole e sulla forza del diritto su cui si fonda la convivenza tra le Nazioni e che garantisce tutti. È un impegno che non solo i governi ma anche i Parlamenti qui rappresentati hanno ribadito in più occasioni, e che proseguirà finché non raggiungeremo due obiettivi fondamentali: la fine della guerra e la costruzione di una pace giusta e duratura.
Ma mi riferisco, ovviamente, anche al conflitto in Medio Oriente, dove non è più rimandabile un accordo complessivo, basato sulla mediazione alla quale hanno lavorato Stati Uniti, Egitto e Qatar e che preveda un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani catturati da Hamas il 7 ottobre. Come non è più rimandabile un deciso cambio di passo nell’assistenza umanitaria alla popolazione civile.
Il G7, Italia in testa, è da sempre in prima linea per scongiurare un’ulteriore escalation nella regione, a partire dalla situazione del Libano che ci preoccupa molto. Oggi più che mai necessaria una soluzione politica duratura della crisi, che dia nuovo slancio alla prospettiva della soluzione dei due Stati.
Ci muoviamo in uno scenario di crisi che si moltiplicano, certo, ma dobbiamo ricordare che ogni crisi nasconde sempre anche un’opportunità. Spetta alla saggezza della politica saper cogliere quelle opportunità, e io penso che una delle opportunità che abbiamo davanti sia quella di approfittare di questa stagione per sapere costruire un nuovo modello di approccio alle relazioni internazionali e dimostrare che l’Occidente non è una fortezza che vuole o deve difendersi da qualcosa o qualcuno, ma è piuttosto un’offerta di valori aperta all’esterno, che vuole costruire con i partner globali le condizioni di uno sviluppo condiviso.
Noi abbiamo un’opportunità storica, e io sono particolarmente soddisfatta che il G7 sotto Presidenza italiana abbia segnato un cambio di passo e di prospettiva in questo senso. Penso, ad esempio, alle sinergie strategiche che abbiamo instaurato tra il Piano Mattei per l’Africa dell’Italia, il Global Gateway dell’Unione europea e la Partnership for Global Infrastructure and Investment del G7, e ai nuovi strumenti finanziari che abbiamo creato con la Banca Africana di Sviluppo per sostenere lo sviluppo del Continente africano.