AgenPress. Il tema che, a modo suo e con la consueta ironia, ha sollevato Rocco Tanica confrontandosi con Ilaria Salis e alcuni suoi sostenitori, merita molta attenzione.
Ripeto quindi la sua domanda: quando verrà il momento di esprimere solidarietà ai proprietari delle case occupate? E aggiungo, come si fa a non capire che non si può parlare di emergenza abitativa senza tener conto anche del fatto che a fare le spese delle occupazioni sono, nella gran parte dei casi, innocenti cittadini senza alcuna colpa?
Certo, se siamo ancora a “la proprietà è un furto”, allora sono “colpevoli”. Ma aiutatemi a riflettere sulla natura di questo peccato originale che va sotto il nome di proprietà.
I colpevoli in questi casi – ed ecco quello che si finge di non capire – sono piccoli, piccolissimi risparmiatori che hanno faticato una vita, caricandosi sulle spalle un mutuo infinito, al solo scopo di ottenere una piccola rendita per affrontare più serenamente la terza età o, più spesso ancora, per aiutare i figli a metter su famiglia.
Se le occupazioni abusive riguardassero solo proprietà di fondi di investimento e di ricche società immobiliari, io sarei comunque contraria a questa pratica, ma almeno nella difesa che ne viene fatta riuscirei a trovare un barlume ideologico, sia pur inutile, sbagliato e fuori dal tempo. Qui invece siamo proprio ai fratelli che mordono i fratelli. Capite che non ha il minimo senso?
E’ quanto dichiara, in una nota, Alessandra Mussolini.