AgenPress – “Oggi, milioni di persone nei Paesi islamici chiedono di unirsi alle fila dei combattenti della resistenza in Libano e Gaza per combattere e condurre la jihad (guerra santa) contro i criminali sionisti”.
Lo ha affermato il capo della Magistratura iraniana, Gholam-Hossein Mohseni-Eje’i, (in foto) commentando l’uccisione del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, la scorsa settimana a Beirut. “Oggi, la Repubblica islamica dell’Iran sostiene più che in passato il movimento di resistenza, e in particolare gli Hezbollah libanesi. I nemici dovrebbero sapere che la scuola della resistenza e della jihad non sarà distrutta da omicidi”, ha aggiunto, come riferisce Isna, affermando che “la vendetta dei martiri di alto rango della resistenza arriverà per mano dei credenti”.
“L’Iran non invierà forze militari a Gaza o in Libano per combattere contro il regime sionista”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Nasser Kanani.
“I governi e le nazioni della regione, così come la resistenza in Libano e in Palestina, hanno capacità e potenza sufficienti per difendersi dall’aggressione dei sionisti, quindi non c’è bisogno di dispiegare forze militari aggiuntive dall’Iran. Le azioni del regime sionista non rimarranno senza risposta e il regime sarà punito per i suoi crimini, e l’Iran prenderà misure adeguate e decisive a questo proposito”, ha sottolineato Kanani, aggiungendo: “L’Iran risponderà a chiunque agisca contro la sicurezza nazionale del Paese attraverso l’avventurismo. Taglieremo mani e piedi agli aggressori e, se necessario, continueremo il nostro cammino verso i Santi Qod”.