Medio Oriente. Tajani: i soldati italiani non lasceranno il Libano. Dal 7 ottobre 2023 niente più vendita armi ad Israele

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AgenPress –  “Abbiamo ribadito che quello che è accaduto è inaccettabile. I soldati italiani non si toccano. Non lasceremo le postazioni, anche perché è una decisione che spetta soltanto alle Nazioni unite. Noi non scappiamo dai luoghi dove ci sono delle difficoltà”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Berlino, nella sede dell’Ambasciata italiana, dopo il summit sui Balcani.

“Noi i piani di evacuazione li abbiamo sempre. Perché altrimenti saremmo uno Stato che non è in grado di aiutare i propri cittadini. I nostri piani sono sempre pronti. Dire che si usano è un altro conto. I nostri soldati hanno sempre fatto il loro dovere, non sono terroristi di Hezbollah”.

Se l’obiettivo è quello di disarmare Hezbollah, “le attuali regole di ingaggio dell’Unifil non vanno bene”, ha risposto ad una domanda sulla modifica delle regole di ingaggio del contingente Unifil in Libano nel caso in cui lo scopo fosse il disarmo dei terroristi ha risposto: “È ovvio che, se l’obiettivo è quello da parte delle Nazioni Unite, le attuali regole di ingaggio non vanno bene perché non hanno neanche l’armamento adatto per imporre delle decisioni di questo tipo. Sono le Nazioni unite che devono scegliere”.

“Dal 7 ottobre dell’anno scorso noi abbiamo bloccato tutti i contratti che riguardano la vendita di armi ad Israele. Non c’è più un contratto che autorizza la vendita di armi. Quindi non ne sono state date più”.

“L’Istat ha dato dei dati, ma erano eventualmente prodotti militari che erano parte di vecchi contratti. Dopo il 7 ottobre non sono stati firmati altri contratti. Non mandiamo armi a Israele, ed è previsto per legge”, ha aggiunto il titolare della Farnesina sottolineando che questa decisione non è presa contro Israele. Alla domanda su se ci siano armi italiane sulle navi israeliane che colpiscono il Libano, Tajani ha risposto: “Se sono armi vendute in passato io questo non lo so. Ma noi non ne abbiamo più vendute”.

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