Rapporto tra politica e burocrazia: l’analisi di Antonio La Ferrara

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AgenPress. Nella splendida cornice dell’Università di Catania, si è svolto il convegno dal titolo “Il rapporto tra politica e burocrazia per il buon andamento della Pubblica Amministrazione”, promosso dall’APS Futurlab in collaborazione con l’Associazione ItaliaDecide. L’evento ha segnato l’apertura ufficiale della sesta edizione della Scuola di Formazione per il Bene Comune, un progetto divenuto nel tempo un punto di riferimento per il territorio e non solo.

Durante l’incontro, Antonio La Ferrara, presidente di Futurlab, ha offerto una riflessione articolata su uno dei temi centrali per il funzionamento dello Stato: il rapporto tra politica e burocrazia. Nel suo intervento, ha descritto questa relazione come un intreccio complesso, fatto di interdipendenza e, non di rado, di tensioni.

“La relazione tra burocrazia e politica – ha sottolineato – non può essere elusa, ma necessita di un equilibrio sottile tra efficienza amministrativa, indipendenza istituzionale e controllo democratico. Solo così è possibile costruire una Pubblica Amministrazione capace di rispondere in modo adeguato alle esigenze dei cittadini”.

La Ferrara ha poi messo in guardia dai rischi di uno squilibrio tra questi ambiti. Quando il rapporto tra politica e burocrazia diventa disfunzionale, si creano inefficienze e una pericolosa sfiducia da parte della collettività. La risposta, ha aggiunto, risiede nella promozione di una collaborazione leale e costruttiva, sostenuta da riforme capaci di garantire trasparenza e meritocrazia.

Nel corso del suo intervento, La Ferrara ha voluto anche soffermarsi sulla Scuola di Formazione per il Bene Comune, un’iniziativa nata sei anni fa con l’ambizioso obiettivo di formare giovani studenti e cittadini consapevoli.

Lanciata con risorse limitate e in un contesto territoriale complesso, la Scuola si è affermata nel tempo come un modello di eccellenza, capace di attrarre l’attenzione di istituzioni e università a livello nazionale. I numeri testimoniano il successo del progetto: In sei anni, sono stati coinvolti 482 studenti delle scuole superiori e 85 universitari. Ben 134 relatori, tra i massimi esperti nazionali, hanno preso parte agli incontri, offrendo il proprio contributo in modo gratuito. La Scuola ha ricevuto il patrocinio di cinque importanti realtà nazionali e il riconoscimento come una delle dieci migliori iniziative di formazione politica in Italia da un istituto di statistica di Bologna.

Un’ulteriore conferma del valore del progetto è arrivata dall’Università di Pavia, che ha scelto la Scuola come esempio di buona prassi nell’ambito di un proprio studio.

Antonio La Ferrara ha concluso il suo intervento con un invito a guardare al futuro con determinazione: “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni”.

Le sue parole rappresentano la sintesi di un percorso fatto di visione e impegno, un percorso che dimostra come, anche in un contesto complesso come quello del Sud Italia, sia possibile trasformare le difficoltà in opportunità. La Scuola di Formazione per il Bene Comune non è solo un progetto di successo, ma un modello che, anno dopo anno, continua a promuovere il cambiamento, costruendo un dialogo autentico tra giovani, istituzioni e territorio.

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