Cecilia Sala: da Washington a Roma tutti insieme per la libertà di stampa

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Contro il regime di Teheran e per affermare i diritti tutti i giorni, in tutto il mondo

AgenPress. Il prestigioso National Press Club di Washington DC ha dedicato con la sua Presidente Emily Wilkins un messaggio forte e autorevolissimo di vicinanza a Cecilia Sala.
Con i suoi oltre 2500 soci da tutto il mondo, dal 1908, l’esclusivo Club situato tra il Campidoglio e la Casa Bianca a Washington DC, si conferma un pilastro mondiale nella battaglia senza incertezze e tentennamenti per la libertà di stampa.
“Quello del National Press Club – dichiara Massimo Lucidi socio del National Press Club – è un richiamo forte e autentico per chi come la Fondazione E-novation che rappresento, si batte tutto l’anno sui temi della Libertà e della Sostenibilità, della Sicurezza e della Solidarietà. In questo momento la priorità è liberare Cecilia invocando a livello universale i suoi diritti, pregare perché il debole regime di Teheran necessita a torto di mostrare muscoli e non fare polemiche sul ruolo degli apparati dello Stato che sarebbero dovuti intervenire preventivamente.
Sono orgoglioso di appartenere al National Press Club di Washington DC che ha dedicato grande attenzione alla nostra Cecilia, ingiustamente arrestata: sotto il profilo giuridico, quello in atto da parte iraniana è un sequestro di persona a scopo di estorsione.
Qualcuno dei nostri (i servizi segreti ad esempio?) aveva il dovere di prevenire e contrastare… Come non ricordare l’eroico sacrificio di Nicola Calipari per la liberazione della collega Giuliana Sgrena. Ma fuori dalle polemiche e lasciando il “senno di poi”, il tema fortissimo ancora una volta è “Donna Vita Libertà”, ma sempre e ovunque. Contro il regime di Teheran e per affermare i diritti tutti i giorni, in tutto il mondo”.
Gli fa eco Alberto Patruno DG di Assoimpredia Confindustria e Vice Presidente della Fondazione E-novation: “Ci si emoziona tanto credetemi quando si entra al Club di Washington con le proiezioni all’ingresso dei video dei giornalisti scomparsi rapiti e le foto di quelli uccisi nel mondo. E lo si fa tutti i giorni. Per tutti e ovunque.
Come professionista della Comunicazione vivo personalmente questo impegno sentendo forte il richiamo etico che non essendo giornalista ma comunicatore mi piace definire responsabilità e partecipazione. Per questo ho proposto che in aprile in Vaticano per gli Stati Generali della Sostenibilità ci sia un momento dedicato Libertà e alla Democrazia perché il futuro non si può costruire a favore di qualcuno senza la consapevolezza di tutti e la partecipazione di ciascuno” conclude Alberto Patruno.
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