AgenPress. “Un interessante servizio pubblicato da Il Sole 24 ore, giornale di Confindustria, riportava l’allarme su due fattori connessi: la denatalita’ e di riflesso l’abbandono scolastico.
In Italia le coppie decidono di avere pochi figli e quando essi arrivano al posto di essere considerati un bene, sono visti come un problema. Varie sono le cause la prima delle quali è sociale. Se manca il lavoro o se dominano precariato e lavoro nero e gli stipdendi italiani sono tra i più bassi in Europa, è evidente che metter su famiglia e fare figli diventa problematico.
Inoltre manca o è ridotto il welfare per le donne costrette a scegliere se fare le lavoratrici o le mamme. Occorre una politica sociale che incoraggi la natalita’ anche con regimi fiscali agevolati per la famiglia e abbassamento iva sui prodotti alimentari e infanzia. In secondo luogo causa la denatalità una mentalità edonistica e giuliva del sesso abbinata alla idea che il figlio turba la libertà o la carriera e allora si rinvia la maternità Tutto questo comporta anche un calo demografico nelle scuole con un altro grave fenomeno: l’abbandono scolastico tra i più alti di Europa.
Tanti ragazzi, i net, non studiano e neanche cercano lavoro e accade che pur in situazione di disoccupazione giovanile, molte aziende hanno difficoltà a trovare manodopera preparata e specializzata perché manca la formazione. Infine incide pesantemente sulla natalità la mentalità mondana di banalizzazione del sesso visto come mero godimento e non procreazione con il ricorso indiscrimato all’aborto e a pratiche ostili alla vita che va incoraggiata dalla politica”.
Lo dice in una nota il Presidente di Unione Cristiana e Responsabile Dipartimento Salute della DC , Sen. Domenico Scilipoti Isgrò.