AgenPress. Giovedì 8 maggio 2025 si è svolta presso a Roma l’iniziativa “Nazione Sicura” by Remind – Associazione delle Buone Pratiche dei Settori Produttivi della Nazione.
Una giornata di dialogo e riflessione che ha visto la partecipazione congiunta di rappresentanti del Governo, del Parlamento, delle Istituzioni, del mondo imprenditoriale e professionale. Al centro del dibattito, il tema della sicurezza come pilastro della libertà, della crescita economica, sociale e culturale nonché come valore strategico da salvaguardare in tutte le sue forme. Un approccio trasversale e integrato che ha tracciato nuove prospettive per affrontare le sfide del presente e del futuro, con l’obiettivo comune di rafforzare la coesione del Sistema Italia attraverso una sinergia operativa tra pubblico e privato.
Tra gli illustri relatori anche Jacques Moscianese, Responsabile DC Insitutional Affairs di Intesa SanPaolo che ha così dichiarato: “Le banche svolgono da sempre un ruolo chiave nel contrasto al riciclaggio e al crimine finanziario, poiché rappresentano lo snodo delle transazioni. Questo le mette in posizione privilegiata per monitorare e rilevare attività sospette tramite quattro operazioni: adeguata verifica della clientela, monitoraggio delle transazioni, segnalazioni di operazioni sospette (SOS) e conservazione dei dati per 10 anni. Le banche fungono da braccio operativo della sicurezza finanziaria. Intesa, in particolare, ha avviato una trasformazione dei presidi antiriciclaggio, con investimenti tecnologici e organizzativi come i Competence Center. Ha creato l’Anti Financial Crime Digital Hub nel 2022 per sfruttare l’IA, nel rispetto dell’AI Act e del GDPR. Questo per affrontare minacce digitali come il cyber riciclaggio, le frodi informatiche, le criptovalute, il dark web. Con la riduzione delle filiali, servono sistemi automatici. Fondamentali le collaborazioni pubblico-private, come quella pilota con GdF, e Banca d’Italia, e il progetto consortile dell’hub. Infine, l’antitrust non deve frenare la cooperazione utile alla sicurezza e innovazione.”
Ha concluso i lavori il Cavaliere di Gran Croce e Presidente di Remind Paolo Crisafi: “Nel dibattito pubblico si è talvolta frainteso il rapporto tra sicurezza e libertà, come se fossero in contrapposizione. In realtà, in una democrazia solida, la sicurezza non è una limitazione delle libertà, ma la sua condizione necessaria. Essere sicuri significa poter vivere, lavorare, transitare, comunicare e crescere senza timori, in un contesto stabile e giusto. La sicurezza, nelle sue molteplici forme è ciò che rende possibile l’esercizio pieno delle libertà individuali e collettive. Con ‘Nazione Sicura by Remind’, vogliamo promuovere una visione moderna, concreta e costruttiva della sicurezza: come garanzia di diritti e opportunità. Solo un’Italia più sicura può essere davvero un’Italia più libera”