AgenPress. “Stiamo vivendo un periodo buio: le nostre comunità sono vittime, ancora una volta, di un odio cieco. C’è un clima ostile e intimidatorio, che mira a delegittimare la nostra presenza nello spazio pubblico e a silenziare la nostra voce. Ma a trovarsi in prima linea siamo noi, i giovani”.
Lo ha dichiarato Luca Spizzichino, presidente dell’Unione Giovani Ebrei d’Italia (UGEI), intervenendo oggi alla manifestazione, a Piazza Santi Apostoli, organizzata dall’Associazione Setteottobre cui hanno aderito oltre 50 realtà, tra cui l’UGEI.
“Ci siamo trovati ad essere i primi bersagli di questo odio, proprio nei luoghi che abbiamo sempre considerato sicuri, come le scuole e le università, e che si sono trasformati in spazi di paura e chiusura. – ha aggiunto – C’è chi evita di parlare, spiegare o raccontare la propria identità per paura delle conseguenze”.
Spizzichino ha ricordato anche l’aggressione subita lo scorso maggio al Campus Einaudi di Torino: “Ci hanno sputato, spintonato, insultato e minacciato. Hanno cercato di zittirci e di cancellare le prove. Ma noi non resteremo mai in silenzio: difendere i nostri diritti significa difendere i diritti di tutti”.
Il presidente dell’UGEI ha quindi lanciato un appello alla società civile: “Serve una reazione collettiva. Quando si attacca un ebreo, si attacca l’Italia intera. L’antisemitismo non colpisce solo noi: ogni volta che un gruppo viene escluso o minacciato, è la democrazia stessa a indebolirsi”.
“Per questo – ha concluso – diciamo con forza: no all’antisemitismo, sempre, in ogni sua forma. L’odio non deve vincere. Mai”.


