IA. Paolo Capone, Leader UGL: “Positiva nascita Osservatorio Ministero del Lavoro, rafforzare tutele e formazione”

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AgenPress. “Accogliamo con grande favore l’istituzione dell’Osservatorio sull’adozione dei sistemi di intelligenza artificiale nel mondo del lavoro voluto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Si tratta di un passaggio strategico e necessario per governare una trasformazione epocale che sta già incidendo in modo profondo su occupazione, organizzazione del lavoro e competenze”.

Lo dichiara Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, commentando il decreto con cui la ministra Marina Calderone ha dato attuazione alla legge italiana sull’intelligenza artificiale. “È particolarmente significativo – prosegue Capone – che l’Osservatorio nasca non come un semplice organismo consultivo, ma come una struttura permanente di governance, capace di garantire indirizzo istituzionale, presidio etico e un dialogo strutturato con le parti sociali. In una fase in cui l’IA rischia di accentuare disuguaglianze e fragilità occupazionali, il coinvolgimento del sindacato è fondamentale per tutelare diritti, salari e qualità del lavoro”.

Fra i presenti alla conferenza stampa, Luigi Ulgiati, Vicesegretario Generale Vicario dell’UGL.

“D’altro canto – aggiunge Capone – i dati Istat di oggi mostrano come l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle imprese con almeno 10 addetti sia raddoppiato in un solo anno, passando dall’8,2% al 16,4%, con una diffusione che supera il 50% nelle grandi imprese, salite dal 32,5% al 53,1%. Allo stesso tempo, quasi il 60% delle aziende che hanno valutato investimenti in IA segnala la mancanza di competenze adeguate come principale freno, confermando la necessità di intervenire con politiche mirate su formazione e riqualificazione.

L’UGL ritiene prioritario – conclude Capone – che il lavoro dell’Osservatorio sia orientato a coniugare innovazione e centralità della persona, puntando su formazione continua, aggiornamento delle competenze e accompagnamento dei lavoratori nei settori maggiormente esposti ai cambiamenti tecnologici. Solo così l’intelligenza artificiale potrà rappresentare un’opportunità di crescita e non un fattore di esclusione sociale”.

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