PER ALIMENTARI, SERVIZI RICETTIVI E RISTORAZIONE LISTINI ANCORA IN RIALZO
AgenPress. Nonostante il tasso medio di inflazione si fermi all’1,1% a novembre, in alcuni comparti i prezzi al dettaglio continuano a registrare sensibili rincari che fanno sentire i loro effetti sulle tasche degli italiani. Lo afferma il Codacons, commentando i dati dell’Istat sull’inflazione.
La maggiore spesa annua della famiglia “tipo”, considerando la totalità dei consumi annui degli italiani, si attesta così a +364 euro su anno, che sale a +502 euro nel caso di un nucleo con due figli.
Il tasso medio di inflazione scende a novembre all’1,1% per effetto dell’andamento dei beni energetici – analizza l’associazione – Sul mercato libero infatti i prezzi del gas di città e gas naturale rafforzano la flessione, passando da -8,7% di ottobre al -10,7% di novembre, mentre sul mercato regolato passano da -9,8% a -14,1%. Anche il comparto dei trasporti risulta in flessione per effetto di fattori stagionali, con i listini dei servizi relativi ai trasporti che passano dal +2,0% di ottobre a +0,9% di novembre.
I prezzi al dettaglio, tuttavia, in alcuni settori chiave registrano un andamento ancora al rialzo: i listini di alimentari e bevande analcoliche salgono del +1,9% su base annua, mentre si impennano i prezzi dei servizi ricettivi e di ristorazione che segnano a novembre un +3,5% su anno – conclude il Codacons.
