AgenPress. «Tutti i concorsi universitari che ho visto o di cui sono venuto a conoscenza erano pilotati. In quarant’anni non conosco un solo concorso in Italia di cui non si sapesse prima il vincitore», ha dichiarato il professor Andrea Crisanti intervenendo a Calibro 9 su Radio Cusano Campus.
«È una vera piaga sociale – ha aggiunto – che umilia il talento, premia il servilismo e blocca l’ascensore sociale, sterilizzando la libertà e l’indipendenza dei ricercatori». Secondo Crisanti, «il sistema universitario italiano avrebbe bisogno di una riforma strutturale capace di premiare merito e competenza».
Sul fronte sanitario, Crisanti ha chiarito: «Il Covid ce lo siamo lasciato alle spalle. Oggi non esiste più un problema sociale, ma un problema individuale. C’è un vaccino aggiornato ogni anno: chi vuole farlo lo fa, chi non lo fa sa che, se è anziano o fragile, corre ancora qualche rischio. Ma va trattato come una scelta individuale».
E aggiunge: «L’uso delle mascherine è giustificabile solo se serve a ridurre le infezioni da batteri resistenti agli antibiotici, che oggi rappresentano la vera emergenza negli ospedali italiani. Se invece è frutto di una paranoia legata al Covid, allora è sbagliato».
«La resistenza agli antibiotici è un problema gigantesco, soprattutto per i pazienti anziani e debilitati», ha concluso Crisanti. «Negli ospedali bisogna starci il meno possibile».
