L’Università Campus Bio-Medico di Roma promuove e avvia un progetto di sviluppo della crescita sostenibile in farmacia con il supporto non condizionante di Zambon.
Il progetto, al via nel marzo 2026, ha come obiettivo la formazione di una rete di farmacie in prima linea nell’innovazione sostenibile, per coniugare salute, attenzione per l’ambiente e impatto sociale positivo.
AgenPress. Favorire la formazione di una rete di farmacie in prima linea nell’innovazione sostenibile, per coniugare salute, attenzione per l’ambiente e impatto sociale positivo. Rendere i farmacisti italiani protagonisti di fronte alle grandi sfide globali per la salute umana, animale e ambientale. Sono gli obiettivi di “From One Health to Open Health”, programma di formazione sostenibile in farmacia promosso dall’Università Campus Bio-Medico di Roma con il supporto non condizionante di Zambon.
Il programma si propone di promuovere la nascita di nuove iniziative e servizi nelle farmacie italiane ispirati ai principi della sostenibilità ambientale e sociale e alla filosofia One Health, integrando concretamente questo approccio nella quotidianità delle farmacie. Fulcro dell’iniziativa è la formazione mirata offerta ai farmacisti per supportarli nel dialogo con clienti, pazienti e caregiver sui grandi temi come l’uso responsabile dei medicinali secondo l’appropriatezza terapeutica suggerita dal medico, il corretto smaltimento dei farmaci inutilizzati o scaduti, e una comunicazione efficace orientata alla prevenzione e al monitoraggio.
Le farmacie oggi ricoprono un ruolo chiave come presidi attivi nella promozione della salute e nella diffusione di comportamenti responsabili. La Farmacia dei Servizi è il modello che ispira questa evoluzione, che implica un approccio più relazionale, oltre la cura del sintomo per accompagnare il paziente in un percorso di benessere complessivo.
Il farmacista, quindi, è chiamato ad abbracciare una visione più ampia del proprio ruolo, diventando un punto di riferimento affidabile e proattivo nel promuovere la salute e la sostenibilità in un’ottica One Health, il modello che vede la stretta connessione e interdipendenza tra la salute umana, animale e dell’ambiente, contribuendo a generare valore per la comunità in cui opera.
L’International Pharmaceutical Federation (FIP) ha di recente sottolineato come i farmacisti riconoscano il cambiamento climatico quale minaccia urgente per la salute pubblica, pur evidenziando una diffusa incertezza su come agire concretamente. In una recente guida1, pubblicata a novembre dalla stessa FIP, viene promossa attivamente la creazione e la condivisione di programmi formativi di alta qualità per rafforzare il ruolo delle farmacie nell’affrontare le sfide ambientali e sociali contemporanee.
Il progetto From One Health to Open Health, che partirà a marzo 2026 sviluppandosi su scala nazionale, verrà realizzato attraverso un Programma Accreditato ECM – con rilascio crediti per farmacisti – con 2 webinar interattivi live da un’ora ciascuno (replicati in due edizioni) e 7 pillole formative asincrone da 30 minuti, fruibili su piattaforma e-learning.
Attraverso il coinvolgimento formativo concepito dall’Università Campus Bio-Medico di Roma con un board dedicato al Progetto, i farmacisti potranno formarsi sul tema One Health e progettare una loro roadmap verso la sostenibilità, per diventare sempre più presidi attenti ai bisogni sociali e ambientali del territorio.
“L’approccio One Health – dichiara Laura De Gara, Delegata del Rettore per il Progetto One Health dell’Università Campus Bio-Medico di Roma – rappresenta un pilastro della visione strategica del nostro Ateneo. Attraverso le tre missioni che ci caratterizzano – formazione, ricerca e trasferimento delle conoscenze – intendiamo promuovere uno sviluppo sostenibile capace di generare benefici concreti in termini di salute e benessere, non solo per le generazioni presenti ma anche per quelle future. L’approccio One Health richiede la capacità di integrare saperi e metodologie differenti, favorendo una ricerca che metta in dialogo le molteplici competenze presenti nel nostro Ateneo: dall’alimentazione alla medicina, fino all’ingegneria. Allo stesso tempo, è fondamentale formare professionisti dotati di una sensibilità particolare verso la salute e la tutela del pianeta. In questo quadro, la formazione dei farmacisti sul paradigma One Health riveste un ruolo cruciale, proprio per la possibilità che questi professionisti hanno di contribuire in modo significativo a diffondere nella popolazione abitudini orientate al benessere individuale e alla sostenibilità ambientale. Per questo motivo – conclude De Gara – il programma di formazione dedicato ai farmacisti, realizzato con il supporto non condizionante di Zambon, rappresenta un ulteriore e importante tassello della nostra visione strategica”.
“Alla vigilia dei nostri 120 anni, abbiamo voluto dare ulteriore slancio all’indirizzo etico che da sempre orienta il modo con cui ci occupiamo della salute delle persone – sottolinea Elena Zambon, Presidente di Zambon – Sostenibilità per noi significa sostenere il futuro prendendosene cura e, in quest’epoca, non possiamo che farlo ampliando l’orizzonte delle nostre azioni ridando centralità alla salute ed elevandola a un sistema integrato e interconnesso come quello di One Health. È una sfida che ci riguarda tutti e che va affrontata coinvolgendo quanti più attori possibili affinché diventino protagonisti nel dare insieme forma al futuro”.
“Responsabilità del Management è trasformare l’orizzonte One Health in obiettivi sfidanti che coinvolgano le nostre persone. Per questo abbiamo identificato un framework che individua degli indirizzi concreti da integrare nel business – ha dichiarato Giovanni Magnaghi, CEO di Zambon – Oltre a investire in attività di prevenzione e monitoraggio all’interno dell’impresa a beneficio della salute dei nostri collaboratori, sviluppiamo partnership e iniziative di formazione ed educazione alla sostenibilità come quella promossa da Università Campus Bio-Medico di Roma che valorizza il ruolo della farmacia come stakeholder responsabile supportando i farmacisti nella loro formazione e preparazione sui temi della sostenibilità”.
Università Campus Bio-Medico di Roma
Fondata nel 1993, l’Università Campus Bio-Medico di Roma nasce come ateneo di ispirazione cristiana, con la chiara missione di promuovere la “Scienza per l’uomo”. Da allora, ha saputo coniugare eccellenza accademica e formazione integrale della persona, preparando professionisti capaci di unire competenza tecnica e sensibilità etica. Oggi l’Ateneo offre 16 corsi di laurea: Medicina e Chirurgia in italiano e in inglese, Medtech per il medico-ingegnere del futuro, Odontoiatria e numerosi percorsi nell’area sanitaria, tra cui Infermieristica triennale e magistrale, Fisioterapia e altre discipline di cura e prevenzione; inoltre, Ingegneria Biomedica, Chimica per lo Sviluppo Sostenibile, Sistemi intelligenti, Nutrizione e Food Design. L’offerta formativa si completa con l’Academy UCBM che propone oltre 100 master e corsi di aggiornamento e perfezionamento, garantendo un apprendimento continuo e al passo con le più recenti frontiere della scienza e della tecnologia. Il modello educativo dell’Università Campus Bio-Medico di Roma è profondamente centrato sulla persona: uno sviluppo armonico delle competenze tecniche e umane, attraverso metodologie didattiche innovative, laboratori all’avanguardia e un simulation center tra i più avanzati in Europa. L’Ateneo, moderno e immerso nella splendida Riserva Naturale regionale di Decima Malafede, offre un ambiente internazionale che favorisce crescita professionale, spirito di servizio e responsabilità sociale.
