Meloni, Barbera (PRC): “Attacca la BCE, ma utilizza la mannaia peggio del governo Monti”

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AgenPress. “Quanta ipocrisia da parte di Giorgia Meloni che  attacca giustamente la stretta monetaria portata avanti dalla BCE,  tramite l’innalzamento dei tassi di interesse,  ma tace sulle gravi responsabilità del suo governo nel portare avanti le politiche di austerity, altrettanto dannose quanto quelle prodotte dalla  politica monetaria della BCE.

Basterebbe leggersi attentamente la legge di bilancio varata nei mesi scorsi  per notare che il deficit complessivo scende dal 5,6% del PIL stimato per il 2022 al 4,5 nel 2023, al 3,7 nel 2024 e infine  al 3% nel 2025.

Numeri molto simili o addirittura maggiori di quelli che furono registrati tra il 2010 e 2012, con una riduzione di 1,3 punti di PIL (da 4,2 a 2,9), in  cui  il nostro Paese conobbe il periodo di massima austerità della sua storia repubblicana.

Insomma, da una parte si dichiara che la governance economica ‘deve avere come principale obiettivo il sostegno alla crescita economica’ oppure che bisogna ‘porre fine una volta per tutte alla stagione dell’austerità’  e poi si procede con la mannaia, facendo  peggio del famigerato governo Monti e  scaricando il costo delle politiche  di bilancio sulle fasce più deboli della società, già  alle prese con la perdita del potere di acquisto a causa dell’inflazione.

La verità è che questi sovranisti da salotto, pur di mantenere la loro poltrona, dimostrano di essere più realisti del re, allineandosi alla politica di austerity dettata dalla tecnocrazia europea”.

E’ quanto dichiara Giovanni Barbera, membro del comitato politico nazionale di Rifondazione Comunista.

 

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