AgenPress. “Non esiste una crescita dell’Italia, non esiste un ruolo diverso dall’Italia in Europa se il Mezzogiorno del nostro paese continua a essere un Mezzogiorno senza lavoro, senza diritti e senza strutture”.
Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco di piazza Mancini, a Napoli, per l’ultima delle quattro giornate di sciopero generale proclamate da Cgil e Uil per protestare contro una legge di bilancio che non fa gli interessi del paese.
“Le fabbriche si sono svuotate tutto ciò ha un grande significato per l’intero Paese e la straordinaria partecipazione rappresenta una grande risposta. Le politiche che sta facendo questo governo stanno portando a sbattere il Paese, perché non stanno dando le soluzioni necessarie”.
“Sono stati 800 mila – ha ricordato – i giovani del Mezzogiorno, 300 mila dei quali laureati e diplomati, che se ne sono dovuti andare dal Sud verso l’estero o verso altre regioni per vivere a lavorare perché non hanno qui opportunità e occasioni. Ma quale futuro può avere un Paese se i giovani se ne vanno dopo aver studiato in Italia e dopo tanti sacrifici fatti anche dalle famiglie e utilizzano la loro intelligenza e il loro sapere altrove”?
“Basta andare in qualsiasi posto di lavoro per rendersi conto che in questi anni e da tutti i governi sono state fatte leggi che hanno favorito solo le imprese, con una riorganizzazione “fondata su appalto, subappalto, finte cooperative”.