Clemente Mastella, Sindaco di Benevento: “Le scuole andavano riaperte il 1 ottobre”

AgenPress. Clemente Mastella, sindaco di Benevento, è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è Desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus. Il primo cittadino campano ha parlato della riapertura delle scuole, dello scontro a distanza con Matteo Salvini e del taglio dei parlamentari.

Riapertura scuole. “Sarebbe giusto aprire le scuole il 1 ottobre. I nuovi banchi e sedie non arriveranno a tutti il 14 settembre. Tanto vale aspettare che arrivino a tutti il 1 ottobre visto che di mezzo ci sarà anche la chiusura per le elezioni. Io ritengo che bisogna arrivare alla massima funzionalità e garantire istruzione. La didattica a distanza nelle aree periferiche ha fallito, i poveri hanno maggiori difficoltà ovviamente. La dispersione scolastica è stata accentuata dal covid. Molte famiglie preferivano magari mandare il figlio a fare il garzone al bar dopo che è stato riaperto piuttosto che fargli fare la didattica a distanza”.

L’Italia durante l’emergenza. “Qualcosa nel sistema si è inceppato specialmente durante l’emergenza. I generali di divisione in giro per l’Italia, ovvero i governatori delle Regioni, sono andati ognuno per la loro strada e così la guerra non la vinci. L’unità di indirizzo deve essere del Governo centrale che deve avere pieni poteri e questa cosa bisogna determinarla sul piano costituzionale”.

Taglio parlamentari. “Con questa paradossale vicenda del taglio dei parlamentari fregheranno e fotteranno una provincia come la mia che nona avrà rappresentanti. Ogni provincia deve avere minimo un senator e due deputati. È una riforma selvaggia sulla quale bisogna impiccare chi ha determinato questo tipo di scelte. Era più giusto dare qualcosa in meno ai parlamentari piuttosto che tagliare la rappresentatività”.

Multa a Salvini. “Multa fatta di circa 400 euro. Chi fa politica deve essere anche educatore, gli eccessi vanno evitati. Questa forma di strafottenza per me è inaccettabile. Salvini è venuto in città, non ha avvertito che faceva un comizio dicendo che avrebbe fatto solo un aperitivo al bar. Lui se ne strafotte. Io mi sono opposto a questa strafottenza. Qualcuno ha detto che Salvini è come Masaniello, quest’ultimo però aveva una cultura sua. In comune hanno che neanche Masaniello era laureato e Salvini sta 12 anni fuori corso. Io le mie preghiere le recito da solo e non espongo i rosari. Oggi se votassero gli immigrati che vengono in italia Salvini metterebbe anche il burqa come ha messo le maglie di Crotone o Benevento”.

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