Codacons su Bonafede volo di stato esposto a Corte dei Conti

Agenpress. Il volo di Stato del Ministro della Giustizia Bonafede finisce all’attenzione della Corte dei Conti, che dovrà ora accertare se vi sia stato un danno erariale per le casse pubbliche.

Il Codacons ha presentato infatti un esposto alla magistratura contabile in merito all’aereo di Stato utilizzato dal Guardasigilli lo scorso 27 febbraio per raggiungere da Napoli la capitale. Un volo costato circa 10mila euro e che, al contrario di quanto sostenuto dall’ufficio stampa del Ministero, non risulterebbe una spesa necessaria, non avendo Bonafede preso la parola alla Camera, dove si discuteva la conversione in legge del decreto sulle intercettazioni.

Si legge nell’esposto del Codacons:

“il trasporto aereo di Stato può essere disposto per i Ministri ove, cumulativamente, sussistano comprovate ed inderogabili esigenze di trasferimento connesse all’efficace esercizio delle funzioni istituzionali e non siano disponibili voli di linea né altre modalità di trasporto compatibili con l’efficace svolgimento di tali funzioni. La concessione è in ogni caso subordinata al rispetto dei criteri di economicità e di impiego razionale delle risorse, previa rigorosa valutazione dell’impossibilita’, dell’inopportunità o della non convenienza di ricorrere ad altri mezzi di trasporto. […]

Con riferimento al caso di specie parrebbero non soccorrere le giustificazioni addotte dallo staff del Ministro ovvero le circostanze d’urgenza rappresentate dal momento che il Ministro avrebbe in ogni caso abbandonato anticipatamente il vertice cui aveva preso parte e difatti avrebbe in ogni caso potuto utilizzare un mezzo alternativo (auto o treno) e probabilmente più economico per percorrere la tratta Napoli – Roma il cui tragitto, come noto, è relativamente breve. 

Ebbene, alla luce de fatti così emersi riteniamo opportuno un intervento della Magistratura contabile affinchè si accerti se vi sia stato – o meno – un uso inappropriato del mezzo aereo in relazione alle giustificazioni rese dallo Staff del Ministro e dunque se l’operato del Ministro sia stato perfettamente in linea con la disciplina sui voli di stato e in ossequio alle regole di buona condotta amministrativa”.

Il Codacons ha dunque chiesto di verificare se per il volo di Stato in questione vi sia stata una preventiva autorizzazione dal Dipartimento competente della Presidenza del Consiglio del Ministri, e la presenza delle ragioni giustificatrici previste dalla legge, accertando un eventuale danno sul fronte erariale.

Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie