Contro variante Delta vaccinare il prima possibile

AgenPress. In Israele con la variante Delta, prima chiamata indiana, in pochi giorni s’è registrato il raddoppio dei contagi e il ritorno all’utilizzo della mascherina. A Sydney si prevedono restrizioni e chiusure per contenere il focolaio della variante Delta. A livello europeo si lavora ad un controllo coordinato degli ingressi dai Paesi a maggiore rischio.
“La variante Delta sta creando incertezza anche sulla ripresa economica”, dichiara il premier Mario Draghi a Bruxelles, mettendo in guardia su possibili nuove ondate: “A settembre non vogliamo trovarci nella stessa situazione dello scorso anno. In un anno avremo pure imparato qualcosa”. “In Italia” – aggiunge Draghi – di fronte alla variante Delta “serve continuare con determinazione la campagna vaccinale, continuare e aumentare i tamponi, aumentare il sequenziamento”.
“Il lavoro è quello di vaccinare il prima possibile”, spiega il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, perché “con la diffusione della variante Delta, che ha una contagiosità decisamente superiore a quella inglese, rischiamo anche che le misure come il distanziamento siano poco efficaci”.
Quindi è necessario, secondo Fedriga, “una campagna vaccinale poderosa usando il periodo estivo in cui i virus hanno minore diffusione” per proteggersi in vista dell’autunno, quando ci si augura “che sia tutto finito” anche se si dovrà adottare “ancora qualche precauzione per accompagnare l’uscita dalla crisi pandemica”.
Sulle  nuove varianti Covid il Ministero della Salute e istituto Superiore di sanità spiegano che  “il raggiungimento di una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresenta uno strumento indispensabile ai fini della prevenzione di ulteriori recrudescenze di episodi pandemici”.
“Vengono segnalati anche in Italia – rileva il monitoraggio  di Iss e ministero Salute – focolai di varianti del virus SARS-CoV-2, in particolare della la variante delta, che presentano una maggiore trasmissibilità e/o la potenzialità di eludere parzialmente la risposta immunitaria. La circolazione di queste varianti ha portato ad un inatteso aumento dei casi in altri paesi europei con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi”.
Comunque in Italia “la campagna vaccinale progredisce velocemente e l’incidenza è a un livello che permetterebbe il contenimento dei nuovi casi”.
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