AgenPress. Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, ĆØ intervenuto ai microfoni della trasmissione āLāItalia sāĆØ destaā, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sullāaumento dei casi di coronavirus in Italia. āPiĆ¹ che impennata, la chiamerei una salita controllata dei contagi āha affermato Sileri-. Il trend ĆØ sicuramente in crescita, ma la crescita ĆØ molto lenta. Nelle prossime settimane dobbiamo aspettarci che i casi salgano ulteriormente. 3500 casi non indicano una notevole circolazione del virus, ma bisogna continuare a rispettare le regole per far sƬ che la circolazione non aumenti. Meno circola il virus, meno persone si contagiano, meno cāĆØ il rischio che il virus entri nelle case contagiando i piĆ¹ anziani e aumentando il numero di casi graviā.
Sullāobbligo di mascherina anche allāaperto. āIn questi mesi ne ho sentite di tutti i colori, ho sentito parlare di dittatura sanitariaā¦ Dittatura sanitaria di cosa? Eā come se dopo che un chirurgo ha operato un paziente prescrive al paziente di restare a casa per qualche giorno. Qui cāĆØ un virus che si ĆØ dimostrato letale, bisogna mettersi la mascherina, stare a distanza dagli altri, lavarsi le mani, questo si chiama protezione per se stessi e per gli altri. Se negazionisti e faziosi dovessero togliersi la mascherina ci ritroveremmo nella situazione di febbraio-marzo. Purtroppo la stupidaggine fa piĆ¹ notizia della non stupidaggine. La mascherina protegge se stessi e gli altri, se qualcuno crede che questa sia una dittatura sanitaria sbaglia ed ha poco rispetto per gli altri. Se tutti rispetteranno le regole, un secondo lockdown nazionale lo vedo molto improbabile, ĆØ piĆ¹ probabile che ci siano misure piĆ¹ restrittive ove ci fossero piĆ¹ focolai in ambito locale, quindi dei lockdown chirurgiciā.
Sui trasporti pubblici. āLe raccomandazioni giĆ ci sono, serve uno sforzo a livello locale per incrementare le corse nei tragitti e negli orari piĆ¹ affollati. Il buonsenso dellāutilizzo della mascherina ĆØ comunque importante. Se tutti hanno la mascherina e lāassembramento dura poco il rischio ĆØ minimoā.
Sui test rapidi. āDobbiamo cercare di utilizzare tutti i mezzi che abbiamo e migliorare la diagnostica semplice, economica e che possa fare uno screening a piĆ¹ ampia scala. Bisognerebbe coinvolgere anche i laboratori sul territorio. Avere una diagnostica piĆ¹ rapida nelle prossime settimane, quando girerĆ anche lāinfluenza, sarebbe molto importanteā.