AgenPress. Ā«Un triste e desolante, per non dire vergognoso, spaccato di sanitĆ italiana.
E’ di portata pubblica ilĀ recente blitz dei Carabinieri dei Nas in numerose cittĆ dāItalia dello scorso 10 giugno, a bordo delle ambulanze impiegate per il primo soccorso, e disegna lāamara realtĆ in cui sono ingabbiati molti dei nostri infermieri del 118.
Ci meraviglia poi il fatto di come āil sommersoā emerga solo di fronte, finalmente, agli interventi delle forze dellāordine. Condizioni di sicurezza che non rispecchiano affatto le normative vigenti, mettendo a rischio naturalmente sia la salute dei malati che quella del personale sanitario. Ma questa ĆØ solo la punta dellāiceberg, visto che dallāindagine dei Carabinieri verrebbero alla luce riscontri preoccupanti, che vanno inevitabilmente a compromettere la sicurezza sul lavoro dellāinfermiere. Mancanza di idonee procedure di pulizia e sanificazione dei mezzi sanitari, presenza di parti arrugginite e incrostate, impiego di vetture prive di autorizzazioni per svolgere il trasporto dei malati. In un caso su 10 lāambulanza della sanitĆ italiana non ĆØ un luogo sicuroĀ».
CosƬ Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.
Ā«Ci domandiamo se finalmente i singolari riscontri di queste indagini spingeranno il nostro Ministero della Salute ad avviare ispezioni, coinvolgendo le Regioni interessate.
Ovviamente auspichiamo che si tratti solo di episodi isolati, seppur il numero dei casi emergenti, ma soprattutto le segnalazioni che i colleghi hanno fatto tempo per tempo al nostro sindacato parrebbero andare nella direzione opposta.
Non possiamo immaginare che in maniera generalizzata, quotidianamente, su unāambulanza, si possano riscontrare le condizioni pericolose a cui i Nas farebbero riferimento nel loro rapporto ufficiale.
Autorevoli media riferiscono che nel blitz delle forze dellāordine sono state riscontrate anche violazioni riconducibili alla mancata adozione di sistemi di prevenzione incendi e di revisione degli estintori, per non parlare di farmaci, bombole di ossigeno e dispositivi medici scaduti.Ā
Siamo stati tra i primi che per lungo tempo hanno denunciato le delicate condizioni di lavoro degli infermieri dei 118, e non ĆØ certo da addossare a loro, impegnati come sono nel prestare assistenza in emergenza,Ā la responsabilitĆ di controllare se una vettura ĆØ in condizioni di effettuare il regolare servizio, tra sistemi anti incendio non a norma e mancate revisione meccaniche.Ā
E certamente non ĆØ responsabilitĆ degli infermieri pulire le ambulanze a mantenerle in condizioni igieniche idonee.
Gli infermieri possono e devono denunciare, questo sƬ, le mancanze che riscontrano nei loro abituali luoghi di lavoro, e noi li invitiamo a farlo, raccontando ai nostri referenti locali tutto quello che accade.
Ā Ricordiamo che le prime cureĀ da parte dellāinfermiere soccorritore possono risultare decisive, soprattutto a bordo delle ambulanze, proprio per salvare una vitaĀ», chiosa De Palma preoccupato.