Elezioni. Raggiunto accordo tra Pd, Verdi, Si. Letta “contento”. Previsto incontro con Di Maio e Tabacci

AgenPress –  “E’ stato raggiunto un accordo elettorale fra Pd, VErdi e Si”. E’ stato comunicato in una conferenza stampa del segretario del Pd, Enrico Letta, con il segretario di Si, Nicola Fratoianni e il coportavoce dei Verdi, Angelo Bonelli.

 “Sono contento di questo accordo elettorale, necessario a nostro avviso, perché questa legge elettorale obbliga a fare accordi, la solitudine è penalizzata”, ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, in conferenza stampa con il segretario di Si, Nicola Fratoianni e il coportavoce dei Verdi, Angelo Bonelli.

“Bisogna portare avanti anche l’intesa con Azione e +Europa”,  ha ribadito. “E’ importante che fra le nostre forze politiche si sia sviluppato, fuori dal perimetro dell’esperienza Draghi, un grande lavoro sulla sostenibilità ambientale e sociale, nel Parlamento europeo abbiamo fatto una battaglia comune”.

“L’accordo i oggi si muove su un piano differente” rispetto a quello con Azione, che prendeva spunto dal sostegno al governo Draghi.  “Ma se fossimo divisi la destra potrebbe avere un successo talmente ampio, del 40% o 50%, da avere tutto, per via della separazione degli altri”.

“Oggi sigliamo questo accordo elettorale, collegato allo spirito della legge elettorale, averne significa orientare l’esito del parlamento, la solitudine delle nostre forze politiche porterebbe a una maggioranza a trazione delle destre”.

“Sui seggi uninominali l’accordo raggiunto dal Pd con Verdi e Si è 80% (Pd) e 20% (Verdi-Si)”.

“Il senso di responsabilità prevalga sulle altre considerazioni nei prossimi giorni di campagna elettorale”.  Letta ha parlato di “accordi separati ma compatibili: un patto elettorale e un accordo elettorale oggi”, riferendosi a quelli con Azione e all’odierno con Si e Verdi. “Questa intesa è compatibile con quanto negoziato martedì scorso”.

“Non sto parlando di un accordo di governo: la legge elettorale può portare la destra unita ad avere la maggiorana dei 2/3 del Parlamento. Io lancio questo allarme. Se non facessimo questi accordi elettorali, che sono a difesa della Costituzione, la Costituzione sarebbe a rischio, potrebbe essere riformata da soli da Salvini e Meloni”.

Nei confronti di 5 stelle c’è stata una “scelta di coerenza fatta fin dall’inizio” da parte del Pd, legata la fatto che hanno fatto cadere il governo. 

E’ previsto al Nazareno anche un incontro tra  Letta, Luigi Di Maio e Bruno Tabacci.

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