AgenPress. Oggi c’è l’esigenza di costruire un nuovo modello sindacale, ha spiegato Landini. “Cambiamenti profondi in questi anni hanno riguardato il mondo del lavoro – a suo avviso -.
Le nuove forme produttive cosiddette snelle, il tramonto della grande fabbrica come modello organizzativo della produzione industriale, tutto questo ha avuto un impatto pesante. Si è contratta l’industria e sono cresciuti i servizi, spesso di scarsa qualità, dove la produttività è molto più bassa dell’attività industriale.
Le occasioni di lavoro che si presentano, e i livelli salariali che si offrono, sono peggiori rispetto al passato. È anche in questi processi che sta l’attuale frammentazione, parcellizzazione, subordinazione del lavoro, fino alla sua forma estrema: l’occupazione precaria”.
Il segretario ha citato la catena degli appalti e subappalti, soffermandosi poi sul nodo della tecnologia: “Oggi siamo nel pieno di una rivoluzione tecnologia. Ma la tecnologia non è neutra, dipende da come si usa. C’è rischio di nuove fratture tra un nucleo ristretto di persone che detiene conoscenza e sapere, ed è chiamato a svolgere funzioni strategiche per l’impresa, e un’area ampia di lavoratori che svolgono mansioni ripetitive e rischiano l’obsolescenza”.
Rappresentare tutti i lavoratori
Qui si pone una grande questione, ha proseguito: “Come far sentire rappresentate tutte le forme di lavoro”. “Vogliamo costruire un sistema di rappresentanza fondato sulla partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori.
Per questo – ha aggiunto – a Cisl e Uil proponiamo di dare vita a una stagione di elezione delle Rsu in tutte le imprese con più di 15 dipendenti. Crediamo anche sia importante, dove ci sono le Rsa, optare unitariamente per la loro eleggibilità e non per la nomina da parte dell’organizzazione”.
Si può pensare a delegate o delegati di sito e filiera, ovvero figure che cercano, nella loro funzione di rappresentanza, di riunificare ciò che i processi produttivi dividono. “Proponiamo un’idea di sindacato confederale basato sull’unità e sul pluralismo: per affrontare il problema di come mettere i lavoratori al centro del cambiamento”.
Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini nella relazione introduttiva nell’assemblea organizzativa del sindacato a Rimini.