Omicidio Willy. Urla degli imputati alla sentenza. Legale Bianchi: “processo mediatico, faremo appello”

AgenPress – Dopo la sentenza gli imputati nel gabbiotto di sicurezza hanno gridato e imprecato dopo che gli agenti della penitenziaria li hanno portati via. Nel pubblico molti gli amici di Willy apparsi visibilmente commossi.

“È quello che speravamo in relazione al lavoro svolto, ma sappiamo che il giudizio poi si presta a delle variabili e il fatto aveva un contesto e delle sfumature che potevano dare adito a una diversa valutazione. Tuttavia le prove che avevamo prodotto erano, a nostro avviso, assolutamente sufficienti e più che fondate per chiedere quello che abbiamo chiesto”,  ha detto il pm Giovanni Taglialatela che ha rappresentato l’accusa nel processo per l’omicidio di Willy.

Domenico Marzi e Vincenzo Galassi, difensori della famiglia di Willy, hanno dichiarato: “È stata una sentenza ineccepibile in linea con le conclusioni del pm che legge le pagine processuali con un rigore assoluto e anche un riconoscimento di qualità per quanto riguarda l’attività investigativa iniziale delle forze dell’ordine”.

Armando, il padre della vittima, ha dichiarato che la sentenza arrivata “è una sentenza giusta“.

Di diverso avviso i legali dei fratelli Bianchi. L’avvocato Massimiliano Pica ha infatti dichiarato: “È stato un processo mediatico. Va contro tutti i principi logici. Leggeremo le motivazioni e poi faremo appello. Siamo senza parole”.

L’omicidio di Willy Monteiro Duarte è avvenuto nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 in un locale a Colleferro. Lì il 21enne ed alcuni amici erano andati a svagarsi dopo aver staccato dal lavoro, in quella che doveva essere una serata leggera e che invece si è trasformata in tragedia.

Da un momento all’altro, infatti, è scoppiata una rissa a causa di Belleggia e Pincarelli, con quest’ultimo che aveva molestato una giovane. Il fidanzato della ragazza, amico di Willy, avrebbe reagito per difenderla ed è partito il pestaggio, col giovane 21enne che non è rimasto a guardare inerme e si è gettato nella mischia per difendere l’amico. Marco e Gabriele Bianchi, lottatori professionisti di MMA, sono intervenuti a loro volta, dando il via ai colpi fatali a Willy.

Durato all’incirca 50 secondi, il pestaggio ha lasciato il 21enne a terra esanime e a nulla sono serviti i soccorsi sul posto. Dopo diverse ore Marco e Gabriele Bianchi sono stati intercettati grazie all’aiuto di alcuni testimoni che avevano segnato il numero di targa dell’auto su cui gli aggressori erano fuggiti. I fratelli, insieme a Belleggia e Pincarelli, sono stati accusati prima di omicidio preterintenzionale, poi di omicidio volontario.

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