Roma. In fiamme il Ponte dell’industria, noto come Ponte di Ferro. Coinvolte condotte di gas

AgenPress – Il rogo ha attaccato anche il Ponte dell’Industria, noto nella capitale come Ponte di ferro che collega il quartiere Ostiense al Portuense. Verso l’una di notte le fiamme sono state spente.

L’opera è stata costruita tra il 1862 e il 1863, è lunga 131 metri e sorge nei pressi di una delle aree della movida romana.

Il rogo ha fatto crollare una sezione lunga circa sette metri di una passerella che corre sotto la struttura e che serviva per la manutenzione e il passaggio di cavi elettrici. Lo ha spiegato il comandante dei vigili del fuoco di Roma, Francesco Notaro, intervenuto sul luogo dell’incendio per spegnere il quale sono stati impegnati circa 40 uomini.

Nel rogo sono state coinvolte una condotta del gas e cavi elettrici sotto al ponte, da entrambi i lati. Parte dei quartieri di Trastevere e di Ostiense è rimasta senza luce e gas. Si rischia inoltre il caos traffico, dato che il ponte collega due zone nevralgiche della Capitale, quella di Marconi e Ostiense. Il Campidoglio ha attivato il Centro Operativo Comunale, con la Protezione civile già al lavoro per attivare servizi sostitutivi nella zona.

“Abbiamo sentito uno scoppio, la puzza di gomma bruciata e di gas. Subito è andata via la luce e siamo scesi in strada”. A raccontarlo dei condomini di un palazzo di riva Ostiense a pochi metri dal ponte dell’Industria.

“Si sono sentite anche delle grida di aiuto venire dagli accampamenti lungo il Tevere – racconta un altro – poi abbiamo visto le fiamme. Pian piano abbiamo visto il rogo crescere e avvolgere il ponte”.

“Gli insediamenti di nomadi e clochard in questa parte del Tevere ci sono da decenni, ma non si è mai fatto nulla per risolvere il problema”. , dice un abitante del quartiere Marconi.

“Andrebbe tutto bonificato e ripulito – dice un altro – e’ pieno di rifiuti e di sterpaglie che sicuramente hanno alimentato le fiamme. Ci sono vari insediamenti lungo questo tratto di Tevere. Li sgomberano ma poi ritornano. E la gente non può vivere così”. Proprio sulle rive del Tevere sotto il ponte di ferro alcuni mesi fa c’era stato uno sgombero di insediamenti su entrambe le sponde da parte della polizia locale.

“Il ritardo (dell’intervento di spegnimento del rogo) è stato dovuto al fatto che non c’è una agenzia che coordini le emergenze in città. Adesso, comunque, è urgente un intervento Acea per mettere in sicurezza e ripristinare le utenze”,  ha detto Amedeo Ciaccheri, presidente dell’VIII Municipio.

Dopo cercheremo di lavorare sulla riapertura della viabilità” ha detto il sindaco Virginia Raggi presente sul posto. Un incendio simile a quello di ieri sera, ma di proporzioni più ridotte, aveva interessato il Ponte di Ferro già nel febbraio del 2013, oltre 8 anni fa. In quel caso le fiamme si sprigionarono da alcune baracche presenti sotto il ponte, lungo la banchina del Tevere. Il rogo interessò anche i cavi dell’alta tensione e di conseguenza il ponte rimase chiuso a lungo.

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