Agenpress – Il 94% delle imprese lombarde internazionalizzate predilige l’export mentre per le importazioni sono il 64%.
Il fatturato realizzato all’estero dalle imprese lombarde incide per il 45% del totale con tendenza crescente all’aumentare della dimensione (38% micro, 41% piccole, 51% medie, 58% grandi).
E’ quanto ha rilevato Confindustria Lombardia, in collaborazione con Sace Simest e Ispi, con il coordinamento scientifico del Centro Studi di Assolombarda e con il coinvolgimento delle altre Associazioni territoriali socie.
L’Ue rimane ancora l’area principale di destinazione delle vendite, la Cina è il primo Paese per scelta delle sedi produttive mentre Russia, Usa e Germania sono i principali Paesi target per il triennio 2019-22. Per le imprese altamente internazionalizzate la filiera lombarda è strategica per prossimità, qualità e diversità delle competenze.
Confindustria Lombardia mette in “risalto la storica vocazione internazionale delle nostre imprese e la capacità del tessuto imprenditoriale lombardo di competere all’estero. Questa competitività è data, oltre che dalla capacità di adattarsi al mondo globalizzato, anche e soprattutto dalla scelta di usufruire della qualità, delle competenze e delle risorse e servizi che i nostri territori producono”, afferma il presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti.