Agenpress – L’aula del Senato ha approvato con 149 sì, 16 no e 93 astensioni la mozione della maggioranza che impegna il governo al cessate il fuoco in Siria “anche dopo la tregua pattuita”, “a condannare fermamente nuove iniziative unilaterali della Turchia”, oltre a spingere l’Onu per l’invio di una forza multilaterale di interposizione, su mandato Onu in accordo con Russia e Turchia, e a confermare l'”immediata sospensione delle esportazioni di armi”.
“Sul tema di parlare o meno con Assad, credo che questi tempi siano maturi per fare un piccolissimo passettino in avanti, nell’ambito del comitato costituzionale che rappresenta il nostro faro”, ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, replicando al Senato alle domande dei parlamentari sulla situazione in Siria.
“Fermare le sanzioni oggi – ha tuttavia aggiunto – potrebbe indebolire la tensione positiva che c’è nel comitato”.
“L’aggressione della Turchia mette a rischio la sicurezza dell’Italia e dell’intera Ue perché i foreign fighter sono a rischio di poter tornare in libertà o lo sono già”.
“Quella turca – ha aggiunto – è un’aggressione ingiustificata che tende a realizzare un’opera di ingegneria etnica inaccettabile”. Di Maio ha ricordato “il massimo impegno” portato avanti dall’Italia fin dall’inizio dell’offensiva in Siria “per una presa di posizione della comunità internazionale contro l’attacco turco e perché la crisi non si allarghi alla regione”. Il ministro ha sottolineato i risultati diplomatici ottenuti dall’Italia in sede europea “per fare convergere i 28, e non era facile” e ricordato “la condanna espressa anche in ambito Nato nei confronti della Turchia”.
“La condanna della comunità internazionale ha avuto un ruolo nel raggiungimento delle tregue. E’ positivo ma resta incertezza sugli sviluppi. Ogni sviluppo che ponga fine ai conflitti è positivo ma ci sono interrogativi sull’intesa raggiunta da Ankara e Mosca”, ha osservato Di Maio, ribadendo che “stabilizzare la regione è strategico per la nostra sicurezza nazionale”.